I recenti risultati in pista della Ferrari stanno dando ragione alla strategia della casa di Maranello e del Presidente Marchionne che ha puntato tutto sulla crescita e responsabilizzazione dei talenti interni all'azienda, ed ora anche Mercedes sta iniziando a seguire la stessa linea. Prossimo GP in Germania, gara domenica 22 luglio alle 15.10 (pre dalle 13.30) in diretta esclusiva su Sky Sport F1 al canale 206
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Bisogna dare merito al Presidente Sergio Marchionne di aver visto lungo. Quando alla tradizionale cena di Natale del 2014 il neo-Presidente illustrò le linee guida che avrebbero tracciato il futuro della Ferrari, a qualche presente scappò un sorriso ironico. Era una Formula 1, quella di quattro anni fa, che celebrava le grandi menti tecniche del paddock, (come Adrian Newey sogno proibito di tutti i top-team) e quando si chiese a Marchionne quale sarebbe stato l’assetto della Ferrari del futuro, la risposta stupì non poco i presenti: “Abbiamo in casa ciò che ci serve, forze fresche che finora non hanno avuto la possibilità di esprimere il loro talento. Non temete il cambiamento, siate proattivi, abbiate il coraggio di mettere sul tavolo le vostre idee”.
Sul momento sembrò un pensiero ingenuo, e in platea ci fu chi commentò con un “..siamo a posto” decisamente ironico. Ed in effetti, abituati a nomi dai curriculum iridati che avevano fatto tappa a Maranello negli anni precedenti, l’affermazione contro corrente del Presidente suonò un po' stonata. A distanza di quasi quattro anni non si può che riconoscere quanto Marchionne avesse visto giusto. Aver dato le chiavi tecniche del team a Mattia Binotto, Simone Resta (da pochi giorni neo-direttore tecnico della Sauber) David Sanchez ed Enrico Cardile (quest’ultimo arrivato dal reparto Gran Turismo del Cavallino) è stata una ‘genialata’.
A dirlo sono i risultati, che poi sono l’unica cosa che conta davvero in Formula 1, ma non solo. Nella giornata di ieri la Mercedes ha ufficializzato l’addio ‘morbido’ al team dell’Ing. Aldo Costa, colonna portante del ciclo che ha riportato la Stella d’Argento a macinare record mai raggiunti da nessuno in precedenza. Insieme a Costa a fine stagione lascerà la squadra anche il responsabile della Performance, Mark Ellis, che ha deciso di concedersi un anno sabbatico.
E, sorpresa, anche la Mercedes ha annunciato che sostituirà i due tecnici promuovendo forze interne. Nel team campione del Mondo è stata avviata una ristrutturazione del cosiddetto “Engineering Group”, ed il referente sarà John Owen, a cui verranno assegnate maggiori responsabilità. Il 45enne ingegnere britannico è in Mercedes dal 2007, ed acquisirà la maggior parte delle responsabilità di Costa. Al posto di Ellis è stato invece promosso con effetto immediato Loic Serra, in precedenza responsabile Aerodinamico.
Una svolta, anche per la Mercedes, che in passato aveva sempre preferito strappare nomi di peso dalla concorrenza. Paddy Lowe, ex McLaren, e tanti ex-ferraristi, come lo stesso Costa, James Allison ed il motorista Lorenzo Sassi. La Ferrari fa tendenza? Forse si, e non deve sorprendere. La Formula 1 vive di mode, e a dettarle è colui che ottiene i migliori risultati sul campo. Il modus operandi introdotto a Maranello ha confermato grande efficienza, e non sono solo i bargeboard o le forme delle pance ad essere copiate dagli avversari. Soprattutto se poi sono mode low-cost, un aspetto tanto caro al Presidente Marchionne ma senza dubbi neanche tanto snobbato da Toto Wolff.