Formula 1 GP Singapore. Tutte le domande e le risposte per capire la gara

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Cristiano Sponton

Il podio del GP di Singapore (Foto: Sutton)

Analizziamo il risultato della corsa vinta da Hamilton davanti a Verstappen e Vettel. The Hammer: veramente imbattibile? La strategia Ferrari era corretta? Verstappen aveva il potenziale per vincere?

CLASSIFICA - CALENDARIO

Nel GP di Singapore, Hamilton, ha colto la settima vittoria stagionale infliggendo un duro colpo alla Ferrari e a Vettel che vede aumentato il gap in classifica a 40 punti. Doveva essere l'occasione per accorciare, invece, il team di Maranello, complice alcuni errori di gestione e di setup della vettura, ha mancato questo cruciale appuntamento ed ora il distacco nel mondiale piloti e costruttori si è amplificato e le gare al termine sono soltanto sei. Un fine settimana “NO” può capitare a tutti e questa volta è capitato alla Rossa. Il problema principale sta nelle gare precedenti dove non hanno raccolto il massimo dal potenziale della vettura.

La prestazione della Mercedes di Hamilton è stata veramente sorprendente?

La Mercedes, alla vigilia di Singapore, era considerata la seconda forza su questa tipologia di circuito e proprio per questo la prestazione offerta da Hamilton in qualifica, è stata veramente sorprendente soprattutto analizzando il fine settimana molto opaco del compagno di squadra.

La Mercedes non ha portato in pista grosse novità tecniche se non un’ala posteriore da alto carico. Quello che sta sorprendendo maggiormente della W09 è che, dopo la pausa estiva, sono scomparsi i problemi di gestione degli pneumatici che avevamo visto nella prima parte di stagione. A Brackley hanno lavorato molto duramente e anche in termini di setup meccanico sono stati fatti passi in avanti molto importanti. Sicuramente ha inciso il telaio alleggerito portato in pista a Spa ed anche la modifica alla sospensione anteriore che è stata utilizzata a Monza.

Bisognerà attendere i prossimi appuntamenti per capire se in casa Mercedes i problemi alle gomme siano stati definitivamente risolti. Una prima prova molto interessante l’avremo già a Sochi dove, nella scorsa stagione, Mercedes ha sofferto parecchio nonostante la vittoria ottenuta da Bottas.

Cosa è successo alla Ferrari?

Difficile spiegare quanto successo alla Rossa in questo fine settimana. Era arrivata a Singapore come favorita e lo aveva confermato anche durante le libere, al venerdì con Raikkonen e in FP3 con Vettel. In qualifica, quando la temperatura della pista è diminuita, la monoposto ha perso performance come se non riuscisse a sfruttare gli pneumatici nella giusta finestra di funzionamento. È probabile che sia successo quello che abbiamo già visto in Spagna dove la SF71H per un assetto errato non è riuscita a sfruttare le gomme e questo fattore lo ha pagato in negativo specialmente nelle qualifiche.
La prestazione in gara è figlia delle qualifiche e abbiamo visto più volte in questo 2018 quanto sia più facile gestire e sfruttare al meglio le coperture quando sei in testa alla gara mentre, se sei nel traffico, il più delle volte vai in difficoltà. In Ferrari dovranno analizzare con attenzione tutti i dati per cercare di capire i motivi di questa prestazione opaca in modo da arrivare a Sochi molto preparati ed evitare qualsiasi errore di setup. Il mondiale è ormai in salita e proprio per questo in Ferrari dovranno cercare di andare oltre la perfezione per mettere pressione ad Hamilton e alla Mercedes.

La strategia Ferrari con Vettel è stata sbagliata?

Per chi scrive non credo che il tentativo fatto dalla Ferrari sia da considerare come un errore clamoroso. La Scuderia di Maranello era chiamata a vincere e il tentativo fatto, seppur difficile, andava in questa direzione. Hanno deciso di rischiare di perdere 3 punti per cercare di portarne a casa 14 in più.

Si possono però comprendere le ragioni delle critiche alla condotta di gara della Ferrari in quanto, gli ingegneri, si dovevano rendere conto che non avevano la velocità per insidiare Hamilton e la sua Mercedes e dovevano impostare la corsa su Verstappen cercando di limitare i danni nella classifica mondiale.

Dopo un ottimo primo giro, dove Vettel era riuscito a scavalcare Verstappen, si è cercato mediante un pit stop anticipato di mettere pressione ad Hamilton e cercare, grazie ad un undercut, di scavalcarlo. Undercut che non aveva possibilità di riuscita perché, il pilota inglese della Mercedes, come potete osservare dal grafico in basso, nella prima parte di gara aveva corso sotto ritmo per risparmiare benzina e per preservare le gomme. Nel momento del pit stop della Ferrari, Hamilton, ha aumentato sensibilmente il ritmo difendendo senza nessun problema la posizione visto che la sua Mercedes con HyperSoft usate era più veloce della Ferrari con UltraSoft nuove.

Così facendo la Ferrari ha perso la posizione anche nei confronti di Verstappen che, rimanendo in pista, è riuscito ad ottenere un overcut nei confronti della Rossa. Il "muretto" di Maranello si può criticare più per il momento in cui ha scelto di effettuare la sosta che per aver optato per le UltraSoft. Il giro in cui effettuare il pit è stato errato in quanto non era stata aperta la giusta finestra nei confronti di Perez. Vettel, in questo modo, non è riuscito a sfruttare il massimo potenziale delle gomme nuove in quanto rallentato dal messicano e questo ha vanificato il tentativo già molto difficile di riuscire a portare a termine l’undercut.

Il pit stop anticipato ha messo in difficoltà il pilota tedesco della Ferrari nell’ultima parte di gara dove, come emerge dal grafico 2, ha perso tantissimo ritmo. Se osservate le linee di tendenza potete notare che, quella di Hamilton, punta sensibilmente verso l’alto a dimostrazione che, man mano che la vettura si scaricava di benzina, i tempi miglioravano in quanto le Soft non avevano nessun degrado né usura. Per Vettel c’è stato l’effetto opposto: molta usura che ha costretto il pilota tedesco a ridurre sensibilmente il suo passo.

Verstappen aveva il potenziale per vincere?

In casa Red Bull sono convinti che il potenziale per vincere Verstappen lo aveva, ma i dati in pista dimostrano il contrario. Il pilota olandese è stato sorpassato durante il primo giro da Vettel ed è riuscito a recuperare la posizione sulla Ferrari grazie alla giusta strategia fatta dagli uomini di Milton Keynes.

L’unica chance di infastidire Hamilton c’è stata quando il quattro volte campione del mondo è stato rallentato dai doppiati. In quella fase Max si è portato in scia a Lewis ed ha anche tentato l’attacco ma il pilota inglese ha chiuso la porta e non appena si è liberato dei doppiati ha aperto un gap piuttosto importante sulla Red Bull, come potete osservare, dai grafici in alto. Questo era un appuntamento molto sentito in casa Red Bull perché era una delle ultime chance della stagione dove avevano la possibilità di ottenere una vittoria senza aspettare errori di Ferrari e Mercedes. Così non è stato perché Hamilton si è dimostrato più performante ed ha gestito la corsa senza nessun problema.