Formula 1, GP Russia. Il punto tecnico in vista di Sochi

Formula 1

Cristiano Sponton

Set up, gomme, power unit e freni: ecco tutto quello che c’è da sapere per arrivare preparati al GP di Russia a Sochi in diretta esclusiva Sky Sport. Le qualifiche sabato alle 14 (pre dalle 13), la gara domenica alle 13.10 (pre dalle 11.30) su Sky Sport Formula1 e Sky Sport Uno

GP RUSSIA, LA CRONACA

Il GP di Sochi sarà una delle prime 6 finali che Sebastian Vettel dovrà affrontare per cercare di tenere vivo questo mondiale 2018. Nelle ultime due gare di Monza e Singapore, Hamilton è riuscito ad aumentare il suo vantaggio in classifica piloti di 40 punti. Molto più aperto è invece il mondiale costruttori dove la Rossa deve recuperare soltanto 25 lunghezze in classifica su Mercedes.

Il circuito: 5km nel parco olimpico

Il circuito, lungo 5853 metri, è composto da ben 12 curve a destra e solo 6 a sinistra. Il primo settore è quello più veloce, mentre il secondo e, soprattutto, il terzo sono più lenti e tecnici in quanto predominano le curve a 90° da terza marcia con cordoli esterni alti e a scalino che sollecitano molto gomme e appendici aerodinamiche. Per essere veloci in questi tratti guidati servirà un’ottima stabilità in frenata e tanta trazione.

Il tracciato di Sochi richiede un alto carico aerodinamico per garantire una frenata stabile e la trazione necessaria nelle numerose curve lente.

Le gomme: fondamentale la gestione delle HyperSoft

Per la prima volta da quando si corre a Sochi la Pirelli ha deciso di portare in pista la specifica più morbida tra quelle a disposizione (HyperSoft). Gli altri compound che vedremo in questo fine settimana saranno UltraSoft e Soft.

I livelli di degrado sono tra i più bassi di tutta la stagione e lo stress dei pneumatici è limitato ma bisognerà prestare parecchia attenzione al compound HyperSoft che è di due step più morbido, rispetto alla mescola più tenera utilizzata nel 2017. La curva più impegnativa è la 3: un curvone a sinistra con diversi punti di corda, simile alla curva 8 di Istanbul. L’anteriore destra è quella che subisce il massimo stress su questo tracciato.

Salvo sorprese, vedremo una gara ad 1 sosta ma Pirelli, grazie ai compound portati in pista, si aspetta di vedere strategie diversificate da parte dei team.

Saranno, come sempre, molto importanti le prove libere dove sarà opportuno raccogliere parecchi dati soprattutto sul funzionamento delle HyperSoft per riuscire a raccogliere una grossa mole di dati che permetteranno agli ingegneri di preparare un setup idoneo a sfruttare questo compound sia in qualifica che in gara. Interessante capire come questa mescola particolarmente morbida si adatterà alla curva 3 che stressa particolarmente gli pneumatici specialmente quelli in appoggio.

Per quanto riguarda i set di gomme scelti dai team possiamo notare che la Ferrari, come spesso abbiamo visto in questa stagione, ha fatto una scelta piuttosto aggressiva portando 9 set di HyperSoft, 3 di UltraSoft e 1 di Soft. Questa volta, a differenza di quanto è successo a Singapore, almeno con Raikkonen la Ferrari avrà l’opportunità di provare al venerdì la mescola più dura portata in Russia dalla Pirelli. Mercedes, invece, ha optato per 7 set di HyperSoft, 4 di UltraSoft e 2 di Soft.

Power Unit sotto stress e occhio ai consumi

Sochi è un tracciato impegnativo per il motore che viene sfruttato al massimo regime per oltre il 65% del giro. Il sistema ibrido sarà determinante in quanto la pista esalta le capacità di recupero dell’MGU-H. Anche i consumi saranno molto elevati e non è escluso che durante la gara i piloti andranno a risparmiare carburante, alzando il piede dal gas qualche centinaio di metri prima della staccata.

Freni, massimo impegno a Sochi

Secondo i tecnici Brembo, che hanno classificato le 21 piste del Mondiale, il Sochi Autodrom rientra nella categoria dei circuiti più impegnativi per i freni. Il tempo speso in frenata ogni giro è di quasi 15 secondi, pari al 16 % della durata complessiva della gara. Particolarmente alta è invece la media delle decelerazioni massime sul giro pari a 4,6 g a causa di 10 frenate, tutte con decelerazioni di almeno 4 g. 

Cinque sono le staccate particolarmente impegnative, mentre le altre cinque sono di media severità. Per tutte e 10 le frenate il carico sul pedale non è mai inferiore ai 130 kg. 

La decelerazione più impegnativa è quella alla curva 2: le monoposto vi arrivano a 314 km/h e frenano per 1,76 secondi per entrare in curva a circa 137 km/h. Quasi altrettanto dure per i freni sono anche le curve 4 e 5, caratterizzate da decelerazioni rispettivamente di 4,8 g e 4,9 g.