Durante il venerdì di prove libere a Sochi le Mercedes si sono dimostrate le più veloci in simulazione di qualifica e in passo gara, lottando con le Red Bull con meno carico di benzina. Rimane l'incognita pneumatici e per questo, per Ferrari, sarà importante il lavoro svolto da Raikkonen su gomma Soft
Le prove libere 2 disputate sul tracciato russo di Sochi hanno mostrato una Mercedes molto competitiva con Hamilton che è riuscito a precedere Bottas di 2 decimi. Dietro alle frecce d’argento si è collocata la Red Bull con Verstappen e Ricciardo che sono riusciti a precedere le Ferrari di Vettel e di Raikkonen. La Mercedes non ha avuto nessun problema di adattamento al tracciato di Sochi e fin da subito è sembrata essere molto competitiva e senza alcun tipo di warmup degli pneumatici, confermando i passi in avanti dimostrati nelle ultime gare.
Ferrari a livello cronometrico è piuttosto staccata da Mercedes ma questo potrebbe essere dovuto anche ad una mappatura del motore meno aggressiva e ad un assetto meccanico ed aerodinamico ancora non ottimale. I due piloti di Maranello, sia in mattinata che durante la sessione pomeridiana, hanno svolto un lavoro differenziato girando con setup aerodinamici diversi. In FP2 Raikkonen ha raccolto molti dati sul compound Soft, che potrebbero diventare molto importanti per la gara di domenica.
Positiva la prestazione di Red Bull ma, a causa della sostituzione della Power Unit, non potranno insidiare Mercedes e Ferrari durante le qualifiche in quanto partiranno dalle retrovie.
Tante penalità per i motorizzati Renault e Honda
Red Bull, già alla vigilia di questo appuntamento, aveva confermato che avrebbe sostituito completamente la Power Unit Renault passando dalla specifica C alla specifica B. Si tratta di un passo indietro quello compiuto dal motorista francese, costretto a questa scelta per via di problemi di affidabilità riscontrati con la nuova specifica. Anche Alonso partirà dal fondo in quanto sulla sua McLaren sono state sostituite diverse componenti della sua Power Unit.
Toro Rosso motorizzata Honda cambierà, sia sulla vettura di Gasly che su quella di Hartley, l’intera Power Unit con l’utilizzo di una nuova specifica che secondo i dati dei giapponesi dovrebbe apportare un incremento di potenza di circa 40 cv.
Hamilton in simulazione qualifica si è portato vicino al record della pista
Se andiamo ad analizzare la simulazione di qualifica dei top 6 possiamo notare che i piloti avevano ancora margine per migliorare: l’ideal lap, rispetto al best lap, poteva essere migliorato di qualche decimo. Il pilota con più margine, secondo i dati raccolti, era Bottas che poteva migliorare il suo tempo di ben 228 millesimi. Anche Vettel non ha svolto dei giri pulitissimi, potendo migliorare di quasi 2 decimi, mentre per Hamilton il potenziale miglioramento poteva essere di 120 millesimi.
Se andiamo ad analizzare i singoli settori possiamo notare che il gap sulla Ferrari, la Mercedes lo costruisce nel settore 1, dove serve tanta velocità di punta, e nel settore 3, caratterizzato da curve medio lente dove la trazione è molto importante. Velocità e trazione che, in questa stagione, sono sempre stati i punti di forza della SF71H mentre, in queste ultime due gare, sembrano essere diventati dei punti di forza della W09. Sicuramente sarà importante lavorare molto sul setup e a Maranello hanno dimostrato più volte in questo 2018 di riuscire a migliorare molto la vettura dal venerdì al sabato grazie anche all’ottimo lavoro che viene svolto al simulatore.
Quanto scritto è stato confermato anche da Sebastian Vettel che ha ammesso che il team dovrà lavorare molto per migliorare la macchina, soprattutto nel far lavorare correttamente gli pneumatici visto che nella giornata odierna hanno faticato molto a portare quelli anteriori in temperatura. Sorprendente è stata la prestazione di entrambe le Red Bull, spesso però li abbiamo visti nelle prime posizioni al venerdì per poi ritornare ad essere la terza forza durante le qualifiche e la gara.
Ferrari con Raikkonen è stata l’unica a provare le soft
In simulazione di gara i tre top team hanno diversificato il lavoro tra i loro piloti. In casa Mercedes Hamilton ha iniziato il suo long run con le UltraSoft per poi terminare la simulazione di gara con le HyperSoft. Stessa scelta è stata fatta dalla Red Bull che ha diversificato le gomme tra i due piloti mentre Ferrari è stata l’unica che si è concentrata sulle Soft con i dati raccolti da Raikkonen.
Se analizziamo i tempi del primo stint possiamo notare la costanza dei tempi avuti da Hamilton che, sul passo, è stato il pilota più veloce. Raikkonen e Bottas, su HyperSoft, come potete osservare dal grafico in basso, hanno avuto un incremento piuttosto importante dei tempi. Molto più costante è stato il comportamento delle UltraSoft, come potete osservare dalla linea dei tempi di Hamilton e Ricciardo. Vettel, invece, ha effettuato il solo time attack con questo compound per poi concentrarsi esclusivamente sulla simulazione di gara.
Nel secondo stint le due monoposto più veloci in pista sono state le Red Bull che, avendo realizzato un primo stint piuttosto lungo, aveva sicuramente qualche kg di benzina in meno rispetto agli altri. I distacchi che è riuscita ad infliggere la Red Bull a Mercedes e Ferrari lascia qualche sospetto sul quantitativo di carburante imbarcato ad inizio simulazione in quanto il gap è troppo elevato.
Così così la simulazione di Vettel con UltraSoft che, con un quantitativo di benzina similare a quello di Hamilton, è stato più lento rispetto al pilota inglese di 4 decimi. Molto buone, invece, le prestazioni di Raikkonen con gomme Soft che si sono dimostrate molto costanti e non hanno avuto nessun tipo di graining, cosa che hanno accusato i piloti con HyperSoft e UltraSoft. Questa gomma potrebbe diventare ottima per la gara di domenica ed i dati raccolti dal pilota finlandese potranno aiutare gli ingegneri di Maranello a scegliere la migliore strategia per la gara.
Da quello che si è visto oggi, la Mercedes sembra avere un piccolo vantaggio nei confronti della Ferrari ma le prove del venerdì, come spesso abbiamo visto in questa stagione, vanno prese con le pinze in quanto le variabili in gioco sono troppe e non sapendo il programma di lavoro svolto dai team è difficile trarre conclusioni definitive. Per avere un’idea molto più precisa bisognerà aspettare le FP3, dove i team lavoreranno con poca benzina ed inizieranno ad utilizzare delle mappature del motore molto più vicine a quelle usate durante le qualifiche.