Dalle configurazioni aerodinamiche alla strategia di gestione delle gomme scelte da Mercedes e Ferrari fino all’errore di Hamilton che gli è costato la pole. Ecco l’analisi tecnica delle qualifiche di Sochi. GP di Russia 2018, diretta esclusiva Sky Sport: gara domenica alle 13.10 (pre dalle 11.30) su SkySportFormula1 e SkySportUno
Tutti si aspettavano la pole position di Lewis Hamilton, invece Bottas, su un tracciato su cui è sempre particolarmente veloce, è riuscito a superare il proprio compagno di squadra. Un Hamilton che non è stato impeccabile nel Q3, commettendo degli errori nel settore 2 sia nel primo che nel secondo tentativo che gli sono costati la prima posizione.
Dietro alle Mercedes si sono piazzate le Ferrari di Vettel e Raikkonen, piuttosto staccate dai primi due. Ottima la quinta posizione ottenuta da Magnussen che è riuscito a sfruttare nel migliore dei modi la penalizzazione delle due Red Bull. Da segnalare anche il settimo posto di Leclerc che domani avrà una buona occasione per terminare la gara nei punti.
Le Red Bull dopo un ottimo Q1 non hanno disputato il Q2 visto che per il cambio di Power Unit dovranno scontare in griglia diverse posizioni di penalità.
Mercedes: confermate le scelte aerodinamiche viste in FP2
In casa Mercedes, dopo aver analizzato i dati raccolti nella giornata di ieri, hanno confermato per le prove libere 3 e le qualifiche, il setup aerodinamico utilizzato in FP2. Come possiamo osservare dall’immagine in basso è stata promossa la nuova ala anteriore che sembra aver dato degli ottimi riscontri soprattutto osservando la precisione in inserimento di curva che avevano le monoposto di Hamilton e Bottas nel settore 3, caratterizzato da diverse curve a 90°.
Al posteriore è stata scelta l’ala a cucchiaio con supporto a singolo pilone. Bottas, durante le FP1, aveva provato anche il doppio supporto in stile Ferrari.
Ferrari abbandona l’ala posteriore a “cucchiaio” utilizzata in FP2
I piloti e gli ingegneri non erano per niente soddisfatti del comportamento della SF71H e per questo hanno effettuato diverse modifiche di setup aerodinamico e meccanico rispetto alle prove libere 2. La novità vista fin dalle prove libere 3 di questa mattina è stata l’ala posteriore da maggior carico che è andata a sostituire la versione a “cucchiaio” utilizzata ieri pomeriggio sia da Vettel che da Raikkonen. Confermata, invece, la nuova ala anteriore e i turning vanes portati in pista dal team di Maranello proprio in questa trasferta in Russia.
Mercedes e Ferrari al via con le Ultra Soft
Mercedes e Ferrari si sono qualificate nel Q2 utilizzando il compound UltraSoft che utilizzeranno anche domani nella prima parte di gara. La scelta è stata piuttosto scontata ed è facilmente spiegabile analizzando la simulazione di gara effettuata nella giornata di ieri. Il grafico in basso mette in evidenza i tempi di Raikkonen e Bottas con le HyperSoft confrontati con quelli di Vettel ed Hamilton che montavano le UltraSoft.
Se osservate la linea di tendenza di Raikkonen e Bottas potete osservare quanto tenda verso l’alto a dimostrazione del degrado elevato che ha il compound HyperSoft. Mentre la linea di tendenza per i piloti che hanno simulato con le UltraSoft il degrado è molto più contenuto. Gomme UltraSoft con cui sarà più facile impostare una strategia ad una sola sosta, montando le Soft per terminare la gara. Soft che sono state provate con successo dalla Ferrari di Raikkonen, ma sappiamo che in casa Mercedes conoscono piuttosto bene questa mescola.
Gli errori di Hamilton gli sono costati la pole position
Non è stato un Hamilton perfetto quello visto oggi sul tracciato di Sochi. Sia nel primo che nel secondo tentativo: ha commesso degli errori nel settore centrale che, con i dati alla mano, gli sono costati la pole position. Analizzando i best sector aveva il potenziale per realizzare un 1:31,330 che poteva garantirgli la prima posizione per soli 57 millesimi sul compagno di squadra.
Bottas, invece, nel momento cruciale delle qualifiche è riuscito a realizzare due ottimi giri ed è riuscito ad essere più veloce rispetto ad Hamilton nel settore 2 e 3, ma nel rimo il distacco che gli aveva inflitto Hamilton era particolarmente pesante.
Prima fila molto importante per il team anglo-tedesco in quanto potrà sfruttare il nuovo asfalto che, rispetto al vecchio, offre maggior grip.
Molto opaca la prestazione della Rossa che era attesa al riscatto dopo il deludente fine settimana di Singapore. La Ferrari a Spa era sicuramente la miglior vettura in pista e in poco più di 1 mese, su un tracciato che sembrava adattarsi piuttosto bene alle caratteristiche della SF71H, ha accusato un gap superiore ai 5 decimi. Difficile dire cosa possa essere successo in solo 1 mese ma il passo indietro fatto dalla Rossa ha sicuramente dell’incredibile. Mercedes ha migliorato parecchio rispetto ai GP prima della pausa estiva, ma il gap accusato nella giornata di oggi è sicuramente molto strano.
Analizzando i best sector possiamo notare che il 50% del gap complessivo viene accumulato nel settore 3 dove serve un’ottima precisione in inserimento e tanta trazione. Inserimento che non è sembrato essere un punto di forza della SF71H di oggi, visto che è sembrata avere tanto sottosterzo in inserimento e sovrasterzo a centro curva che ha messo in crisi i piloti anche in trazione.
Salvo sorprese, Mercedes parte con i favori del pronostico per la gara di domani ma sarà interessante la partenza dove Vettel potrebbe sfruttare il lungo rettifilo per cercare di mettere pressione ad Hamilton e Bottas. Il finlandese lo scorso anno ci è riuscito nei confronti di Vettel, vediamo se quest’anno il pilota tedesco riuscirà a fare altrettanto.