Formula 1, la Ferrari al GP Cina come una principessa capricciosa

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Carlo Vanzini

Il problema della Rossa sta nel set up, nel non riuscire a tradurre in pista quello che di buono dice la simulazione. E’ questione di lavoro e di piste, ma adesso è cruciale capire quale strada di sviluppo intraprendere. E la prossima tappa del Mondiale, a Baku, potrebbe già essere decisiva. Prossimo GP a Baku, in Azerbaigian, il 25 aprile: diretta esclusiva Sky Sport F1

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LA CRONACA DEL GP CINA

È una Ferrari ancora a caccia di un'anima. La macchina veloce vista durante i test, non è sparita, ma è difficile da mettere a punto. Toto Wolff, due anni fa, dopo quattro gare in sofferenza disse che la loro Mercedes era veloce, ma capricciosa sull’asfalto. Una principessa capricciosa. Oggi potrebbe tranquillamente dirlo Binotto. Il problema sta nel set up, ossia non riuscire a tradurre in pista quello che di buono dice la simulazione. E’ questione di lavoro e di piste, ma adesso è cruciale capire quale strada di sviluppo intraprendere per ricercare più carico aerodinamico o per seguire la filosofia della maggiore velocità sul dritto. Mercedes allora riuscì a invertire la tendenza, lo spazio quindi, per trasformare un inizio devastante in una stagione esaltante, c'è tutto, ma a Baku la rossa, è banale dirlo, deve fare cucù, deve vincere senza se e senza ma. Nell’analisi pesano anche i punti persi in Bahrain quando la doppietta era a portata di mano, ma l’affidabilità che ha frenato l’esuberanza di Leclerc e l’errore di Vettel hanno impedito di analizzare oggi un bilancio non all’altezza delle aspettative. In tutto questo solo il futuro ci dirà anche se, quella di penalizzare Leclerc sia in Australia che in Cina a favore di Vettel, sarà stata una scelta corretta. Il peso specifico di quei punti l’avremo solo strada facendo. Intanto la buona notizia per la Ferrari è che Bottas non è intenzionato a fare da secondo e può frenare la corsa di Lewis, almeno fin quando la SF90 non si trasformerà da principessa capricciosa in regina. Baku tappa decisiva per dare un segnale per trovare un’anima. Possibilmente vincente.