L'ultimo impegno prima delle vacanze estive e dei bilanci di metà stagione: si correrà in Ungheria, dove i piloti sono attesi da un meteo rovente e da un tracciato che presenta quattordici insidiose curve, quasi una dopo l'altra
Caldo e quattordici curve da togliere il fiato, quasi una dietro l'altra. L'Hungaroring è l’ultimo impegno prima delle vacanze estive e dei bilanci di metà stagione. In molti sono qui per vincere e staccare la spina un po' più leggeri, partendo proprio da Sebastian Vettel. La grande rimonta di pochi giorni fa è sicuramente servita a ridare un po’ di pace al tedesco, dentro e fuori, ma manca ancora la zampata finale, quella per arrivare alla vittoria e non solo di tappa. Tra problemi di affidabiltà, errori di strategia ma anche dei piloti questa Ferrari è ancora a secco. Eppure in almeno quattro o cinque occasioni le opportunità per prendere i 25 punti ci sono state. In Ungheria anche Charles Leclerc avrà fame, ma di riscatto, dopo la grande occasione sfumata nella ghiaia domenica scorsa. Ma la grande sfida qui sarà soprattutto per la SF90 e quelle curve lente che poco le si addicono, anche se ci sarà qualche novità aerodinamica come ha confermato Mattia Binotto. La lotta sarà a tre, perché se la Mercedes ha trovato la quadra con i miglioramenti al sistema di raffreddamento provati in Germania partirà, come è normale che sia, da favorita, ma c’è anche la Red Bull. Delle tre vittorie che Helmut Marko aveva promesso iniziando la nuova stagione con Honda ne sono già arrivate due, e il super consulente austriaco ha già anticipato i prossimi step evolutivi del motore previsti a Monza e Sochi. Con Max Verstappen a guidare l’attacco quella di Marko sembra una vera e propria dichiarazione di guerra, alla Ferrari ma non solo.