Formula 1, GP Ungheria 2019: le gomme Pirelli per la gara di Budapest

Formula 1

Per il Gran Premio d’Ungheria, Pirelli porta le mescole C2, C3 e C4: bianche dure, gialle medie e rosse soft

LA DIRETTA DEL GP D'UNGHERIA

 
 
 

Il dominio di Hamilton

Lewis Hamilton è il dominatore incontrastato dell’Hungaroring: l’anno scorso ha ottenuto qui la sua sesta vittoria, due più di Michael Schumacher, che lo segue per successi in Ungheria. E’ uno dei circuiti in cui Lewis si esprime al meglio: ha vinto di più solo a Melbourne, con sette successi. Un ruolino di marcia impressionante, che lo ha visto mancare un piazzamento fra i primi sei qui solo quando ruppe il cambio della sua McLaren nel 2010: Lewis è salito sul podio ben 7 volte su 12 all’Hungaroring.

Il record di Kimi

9 podi per Raikkonen in Ungheria, messi a segno nell’arco di 15 anni: dal 2003 al 2018. E’ un bottino rilevante, quasi da record: basti pensare che nella storia della F.1 solo Michael Schumacher è riuscito a mettere a segno 10 o più podi in un tracciato. Michael vanta 12 podi ad Imola, al Catalunya ed a Montreal; 11 a Magny-Cours; 10 a Interlagos. Kimi ha quindi a portata di mano un traguardo storico, ma deve fare i conti con una Alfa Romeo, ex Sauber, che non vede il podio dal GP del Giappone 2012 (Kobayashi).

McLaren al top fino al 2022

La McLaren non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori, visto che la vittoria manca da sette anni (Brasile 2012) ed il podio da cinque (Australia 2014), ma l’Hungaroring testimonia la passata forza di questo team, che, a tutt’oggi, ha vinto esattamente un terzo delle gare corse qui: 11 su 33. Il loro record di successi qui rimarrà imbattuto – almeno – fino al 2022, visto che i due team più vicini per successi sono la Ferrari e la Williams a quota 7. Per la McLaren il periodo d’oro in Ungheria fu dal 2005 al 2012, quando vinsero 6 gare su 8.

Il piccolo record Ferrari

Nell’era della supremazia Mercedes, è difficile per gli altri team ritagliarsi un posto al sole, quindi le due vittorie Ferrari qui nell’era Turbo/Ibrida, ottenute nel 2015 e 2017, sono significative per il Cavallino Rampante. Dal 2015 in poi sono solo tre i circuiti in cui la Ferrari ha vinto due volte: oltre all’Hungaroring ci sono riusciti in Australia (2017 e 2018) ed in Bahrain (2017 e 2018). Questa doppia vittoria Ferrari, unita al successo di Ricciardo nel 2014, riduce a tre le vittorie Mercedes (2013, 2016, 2018), facendo dell’Hungaroring uno dei circuiti in cui hanno vinto di meno. Dietro al tracciato ungherese infatti ci sono solo Città del Messico, in cui hanno ottenuto 2 vittorie (su 4) ed il Paul Ricard a 2 (su 2).

 
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Il dominio di Hamilton

Lewis Hamilton è il dominatore incontrastato dell’Hungaroring: l’anno scorso ha ottenuto qui la sua sesta vittoria, due più di Michael Schumacher, che lo segue per successi in Ungheria. E’ uno dei circuiti in cui Lewis si esprime al meglio: ha vinto di più solo a Melbourne, con sette successi. Un ruolino di marcia impressionante, che lo ha visto mancare un piazzamento fra i primi sei qui solo quando ruppe il cambio della sua McLaren nel 2010: Lewis è salito sul podio ben 7 volte su 12 all’Hungaroring.

Il record di Kimi

9 podi per Raikkonen in Ungheria, messi a segno nell’arco di 15 anni: dal 2003 al 2018. E’ un bottino rilevante, quasi da record: basti pensare che nella storia della F.1 solo Michael Schumacher è riuscito a mettere a segno 10 o più podi in un tracciato. Michael vanta 12 podi ad Imola, al Catalunya ed a Montreal; 11 a Magny-Cours; 10 a Interlagos. Kimi ha quindi a portata di mano un traguardo storico, ma deve fare i conti con una Alfa Romeo, ex Sauber, che non vede il podio dal GP del Giappone 2012 (Kobayashi).

McLaren al top fino al 2022

La McLaren non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori, visto che la vittoria manca da sette anni (Brasile 2012) ed il podio da cinque (Australia 2014), ma l’Hungaroring testimonia la passata forza di questo team, che, a tutt’oggi, ha vinto esattamente un terzo delle gare corse qui: 11 su 33. Il loro record di successi qui rimarrà imbattuto – almeno – fino al 2022, visto che i due team più vicini per successi sono la Ferrari e la Williams a quota 7. Per la McLaren il periodo d’oro in Ungheria fu dal 2005 al 2012, quando vinsero 6 gare su 8.

Il piccolo record Ferrari

Nell’era della supremazia Mercedes, è difficile per gli altri team ritagliarsi un posto al sole, quindi le due vittorie Ferrari qui nell’era Turbo/Ibrida, ottenute nel 2015 e 2017, sono significative per il Cavallino Rampante. Dal 2015 in poi sono solo tre i circuiti in cui la Ferrari ha vinto due volte: oltre all’Hungaroring ci sono riusciti in Australia (2017 e 2018) ed in Bahrain (2017 e 2018). Questa doppia vittoria Ferrari, unita al successo di Ricciardo nel 2014, riduce a tre le vittorie Mercedes (2013, 2016, 2018), facendo dell’Hungaroring uno dei circuiti in cui hanno vinto di meno. Dietro al tracciato ungherese infatti ci sono solo Città del Messico, in cui hanno ottenuto 2 vittorie (su 4) ed il Paul Ricard a 2 (su 2).

 
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Per questo fine settimana Pirelli mette a disposizione dei piloti le mescole C2, C3 e C4, ovvero la fascia intermedia della gamma disponibile per questa stagione. Gli pneumatici, su questa tipologia di circuito, sono molto sollecitati longitudinalmente in frenata, in uscita di curva (trazione) e lateralmente nei bruschi cambi di direzione. Come di consueto i team hanno deciso di puntare prevalentemente sulle medie e le soft scegliendo pochissimi treni di hard. Ferrari Mercedes hanno scelto di diversificare le strategie, con Hamilton e Vettel che avranno a disposizione 2 set di hard, mentre, Bottas e Leclerc, ne avranno solo 1 ma disporranno di 1 treno in più di hard. Questo sta a significare che, durante le libere, verrà fatto un lavoro diversificato nei team in quanto Hamilton e Vettel effettueranno le simulazioni gara con soft e hard mentre Bottas e Leclerc utilizzeranno le soft e le medie. In casa Red Bull è stato deciso di portare in pista 1 solo set di hard, quello obbligatorio da portare in gara. Quindi né Verstappen e né Gasly potranno raccogliere dati utili durante le libere con questa tipologia di gomma.