Hamiltron nelle Libere 2 centra il miglior tempo e dimostra grande feeling con pista e vettura: ha rifilato al suo compagno di squadra Bottas più di un secondo di distacco. Analizziamo il grafico del cambio, dell’acceleratore e del freno dei due piloti. Il GP di Singapore in diretta domenica alle 14.10 su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Seconda gara in notturna dell’anno per la Formula 1, che arriva sullo spettacolare tracciato di Singapore dopo la doppietta Ferrari a Spa e Monza. Nella seconda sessione di Prove Libere Lewis Hamilton, oltre a far registrare il miglior tempo, è apparso in grandissima confidenza con pista e vettura. È stato infatti capace di rifilare al suo compagno di squadra Valtteri Bottas ben più di 1 secondo di distacco, un numero stratosferico a parità di macchina. Vediamo con l’aiuto della telemetria come ha fatto il campione britannico a fare una differenza così grande. Abbiamo a disposizione il grafico del cambio, dell’acceleratore e del freno dei due piloti. Vediamo come il primo settore sia davvero simile tra i due piloti, con Hamilton più dolce nell’aggredire il pedale del gas a curva 5, ma nel complesso senza differenze rilevanti. Nel secondo settore invece iniziano ad affiorare le differenze: Hamilton riesce ad uscire con più velocità dalla stretta curva 8 e ad affrontare curva 9 in quarta marcia, al contrario di Bottas costretto a scalare in terza.
L’altra differenza macroscopica è nel punto più tortuoso della pista, che va da curva 10 a curva 13, dove Hamilton alza pochissimo il piede al confronto del compagno e riesce ad affrontare curva 13 (che è quasi un tornante) addirittura in terza marcia, mentre Bottas deve scalare in seconda.
Hamilton dominatore assoluto nel terzo settore
Il terzo settore poi è il regno di Lewis Hamilton: in tutte le tre curve ad S presenti riesce a frenare qualche metro dopo, alzare meno il piede tra la prima e la seconda curva della S, e ritornare prima in piena accelerazione. Anche nella S fatta dalle curve 16 e 17 Hamilton è talmente più veloce da poterla affrontare con una marcia in più rispetto al suo compagno (quarta contro terza).
Circuito durissimo per i piloti
Analizzando i dati non si può non rilevare quanto sia impegnativo questo tracciato cittadino. Le 23 curve (più di tutti gli altri circuiti del mondiale) tengono sotto pressione costante i piloti. Il rettilineo più lungo è solo 800 metri, e offre solo pochi secondi di riposo. Per dare qualche cifra, abbiamo contato 16 frenate importanti da parte di Lewis Hamilton nel suo giro, che ha quindi trascorso oltre 20 secondi in frenata. Per dare un’idea a Monza le frenate erano solo 6 e in altri circuiti cittadini come Baku o Monaco sono 11. Le cambiate nel giro sono oltre 50 per tutti e in gara i giri saranno ben 61. Quella di domenica sarà quindi una vera e propria maratona notturna estremamente fisica per i piloti, che non potranno sottovalutare questo aspetto. Vedremo se Hamilton continuerà a dominare sul tracciato asiatico o se Red Bull o forse Ferrari potranno provare ad impensierirlo.