Il GP di Russia di Formula 3 lo vince Armstrong, ma sul podio sale anche Robert Shwartzman che diventa campione del mondo. Successo di squadra per la Prema di René Rosin che non solo porta a casa il titolo a squadre ma fa anche filotto in classifica generale, piazzando nelle prime tre posizioni assolute tutti e tre i suoi piloti
A Sochi è di scena la penultima manche della stagione di Formula 3, che registra l’improvvisa defezione del pilota ART David Beckman, uno dei grandi protagonisti della scorsa stagione sul tracciato russo, bloccato da emergenze familiari. La partenza di gara 1 avviene sotto la minaccia della pioggia, che ha un 80% di probabilità di diventare la variabile in più della corsa. Cadono in pit lane le prime gocce, proprio mentre sulla griglia di partenza il leader di classifica Robert Shwartzman va ad occupare la prima piazzola, con accanto il suo irriducibile rivale stagionale, l’indiano Jehan Daruvala, suo compagno di squadra. Alle loro spalle scalda i motori il terzo pilota della scuderia Prema, il neozelandese Marcus Armstrong a confermare il netto dominio in campionato del team di Grisignano di Zocco (VI). Ed è proprio Armstrong a scattare come una molla dalla seconda fila e poco dopo il via, in poche curve, va a guadagnare la testa della corsa, mentre Daruvala scivola indietro di ben tre posizioni , scavalcato anche dall’italiano Leonardo Pulcini. Al secondo giro è già virtual safety car, in seguito all’impatto di Viscaal contro le protezioni esterne, per fortuna senza conseguenze. E’ un segnale per tutti che la pioggia in alcuni punti del tracciato si è intensificata e l’erba sintetica poco oltre l’asfalto è davvero poco affidabile per chi è in cerca di grip esterno e finisce con lo sfiorarla. Sotto il regime di VSC qualcuno pensa di rischiare le gomme rain: rientrano ai box De Francesco e Drugovich. Ma la loro non si rivelerà la scelta migliore, visto che nel giro di qualche minuto il cielo tornerà pulito e loro saranno costretti a effettuare un altro pit per rimontare le gomme slick, perdendo ulteriormente tempo e posizioni.
Quando la corsa riparte domina la prudenza. Daruvala –che in classifica generale è lontano da Shwartzman 37 lunghezze- sa che dopo aver perduto anche i quattro punti addizionali assegnati a chi scatta dalla pole- le sue possibilità di andare a vincere il titolo di categoria si sono oramai ridotte al lumicino. Dopo neppure mezzo giro la direzione corse decide di mandare in pista la safety car a neutralizzare la gara per via dell'uscita di pista del debuttante pilota Leong Hon Chio (che corre con la licenza di Macao). Intanto il pericolo pioggia sembra essere definitivamente scongiurato. Poco dopo la partenza lanciata Armstrong è sempre in testa, mentre Kari soffia la seconda piazza a Schwartzman, Daruvala è soltanto quinto. Siamo al 7° giro di corsa, ma in realtà di gara vera e propria se ne è vista ancora molto poca. Shwartzmann ha deciso di fare il ragioniere, prendere pochi rischi e continuare a fare la gara su Daruvala, badando a tenerlo alle sue spalle. Dietro il pacchetto dei primi Vips tampona Lundgaard. Il sole torna a splendere proprio mentre il neozelandese, leader della corsa, va a segnare un giro veloce, poco dopo migliorato da Niko Kari che alla decima tornata passa in testa alla corsa. Poi anche Pulcini fa scendere il limite cronometrico, mentre Shwartzmann – terzo- controlla agevolmente Daruvala, e già solo questo può bastargli per acciuffare il titolo stagionale già alla fine di gara 1.
All'11° giro Armstrong forza l'attacco nei confronti di Niko Kari ma allunga troppo la frenata e perde anche la seconda posizione. Poco dopo va –nelle retrovie- finisce in testacoda un altro nobile esordiente: è David Schumacher, cugino di Mick, nipote di Michael e figlio di Ralf. Al 12° giro Armstrong sbaglia ancora e viene infilato da Pulcini, mentre il giro veloce è saldamente in possesso di Hughes. Al 13° passaggio Shwartzmann decide di rompere gli indugi, quindi attacca e sorpassa Kari e torna davanti a tutti con pista libera davanti a sè e titolo 2019 all'orizzonte. Il suo avversario numero uno invece fatica e cede a Vips anche la quinta piazza. A tre giri dalla fine il meteo segnala (sbagliando) ancora un rischio pioggia imminente. Proprio all’ultimo giro però Armstrong attacca e sorpassa Shwartzman, che non reagisce e bada al sodo: passare sotto la bandiera a scacchi da secondo vorrebbe dire comunque laurearsi campione stagionale. Quando Armstrong passa sul traguardo, lo fa davanti al russo e a Kari, che soffia il podio al nostro Pulcini. Solo quinto arriva Daruvala, per la verità mai in corsa. E dietro l'indiano sfrecciano Piquet e Hughes. In ottava posizione arriva Vips, che nell'ultima manche stagionale di domani partirà dalla prima piazzola come pole-sitter. Shwartzman -pilota della Ferrari Driver Academy- durante il giro d’onore urla in cuffia al suo team tutta la sua gioia per aver vinto il campionato con una manche di vantaggio e proprio nella sua Russia... ma il suo è soprattutto un urlo liberatorio, come confermerà ai nostri microfoni sotto al podio: "è veramente bellissimo tutto questo dopo tanto duro lavoro. Sono contento d'essere arrivato fin qui assieme alla mia squadra. Ieri notte a causa della pressione ho dormito solo due ore e mezzo. Ora sono felicissimo.
Dunque, Robert Shwartzman (in russo Robert Michajlovič Švarcman), nativo di quella San Pietroburgo che a partire dal 2022 vorrebbe contendere a Sochi l’organizzazione della tappa russa del campionato, si è laureato primo campione della Formula 3, la nuova categoria nata quest'anno dalla unificazione di Gp3 e F3 Europa. Successo di squadra straordinario per la Prema di René Rosin che non solo porta a casa il titolo a squadre ma fa anche filotto in classifica generale, piazzando nelle prime tre posizioni assolute tutti e tre i suoi piloti. Domani gara 2, una corsa passerella che chiuderà ufficialmente la prima stagione di F3, non soltanto molto spettacolare ma –contrariamente al passato- di elevatissimo livello. Forse la stagione più bella che si potesse desiderare per inaugurare un nuovo ciclo, chiudendo definitivamente il capitolo F3 Europa e –soprattutto- il capitolo GP3 Series, il cui ultimo vincitore rimarrà per sempre il povero Anthoine Hubert, deceduto a Spa, al quale tutto il paddock anche in Russia non ha fatto mancare il proprio pensiero.