Le parole dei piloti della Ferrari nella settimana che porta alla gara di Suzuka. Vettel: "Il layout a 'otto' mi ricorda le piste con cui si giocava da bambini". Leclerc: "Sarà dura, per me qui vuol dire ricordare quello che è successo a Jules Bianchi". Binotto: "Dovremo essere perfetti"
La Ferrari in Giappone per dimenticare la Russia e tornare a successo dopo il filotto di successi che, da Monza a Sigapore, aveva sorpreso e riacceso le speranze di molti. Si corre a Suzuka, l'ennesimo circuito del Mondiale che, sulla carta, sembra favorire le Mercedes; un tracciato che storicamente ha vissuto un rapporto di "amore ed odio" con la Rossa e una fase di idillio interrotta nel 2006, quando Schumacher era appena passato al comando del GP ai danni della Renault di Fernando Alonso. I due erano arrivati in Giappone a pari punti, con due gare ancora da disputare. Ma il primo motore rotto da oltre cinque anni fermò il tedesco che dovette dire addio alle speranze di ottavo titolo. Stando alle statistiche, sono 7 le vittorie e 9 le pole ottenute in Giappone dalla Ferrari. Riusciranno Vettel e Leclerc a migliorare questo trend?
La vigilia di Leclerc
“Il Giappone è un luogo speciale nel quale andare a gareggiare per tutti i piloti, in particolar modo per via dei tifosi locali che sono appassionatissimi e ci danno sempre un supporto enorme, il che rende unica questa tappa del campionato", ha dichiarato Charles Leclerc.
"Detto ciò, non nascondo che lo scorso anno è stato molto difficile per me scendere in pista qui per la prima volta, perché nella mia mente c’era il ricordo di Jules che proprio a Suzuka ebbe l’incidente che gli fu fatale. Per me questo luogo è indissolubilmente legato a quel ricordo, ma dal punto di vista del circuito mi piace molto. Il tracciato è molto impegnativo e tecnico, in tal senso direi uno dei migliori in assoluto in calendario dal momento che ci puoi trovare dalle curve da alta velocità ai tornantini e alle chicane molto lente, tutte caratteristiche che contribuiscono a rendere iconica questa pista.
Per quanto ci riguarda, ancora una volta si tratta di un circuito dalle peculiarità differenti da quelli su cui abbiamo gareggiato di recente. Anche a Suzuka, dunque, sarà interessante verificare come si comporteranno gli upgrade che abbiamo introdotto di recente sulla SF90″.
Vettel: "Il mio circuito preferito"
"Quello di Suzuka è con ogni probabilità il circuito che preferisco nell’intero calendario – fa sapere Sebastian Vettel - Si tratta dell’unica pista del Mondiale ad avere il layout a “otto” il che in qualche modo mi ricorda le piste giocattolo con le quali giocavamo da bambini. Solo che questo circuito è tutt’altro che banale dal momento che ci trovi curve da brivido come la 130 R o la sequenza che caratterizza il primo settore. L’altro elemento che rende speciale il Gran Premio del Giappone sono i tifosi: sono incredibili! Non importa quanto presto ti rechi in circuito, loro sono lì prima di te e ti aspettano per trasmetterti un affetto senza pari, è bellissimo. E infine, ma non per questo meno importante, a Suzuka la componente meteo è sempre imprevedibile per cui spesso le corse sono ricche di variabili e quindi particolarmente complesse ma anche affascinanti".
Binotto: "Dovremo essere perfetti"
"La nostra performance a Sochi è stata buona e questo ci ha permesso di conquistare la quarta pole position consecutiva – dice invece il team principal - ma sappiamo che in Giappone per essere in condizione di combattere per le prime posizioni dovremo essere perfetti sotto ogni aspetto. Sarà con questo approccio mentale che ci avvicineremo alla gara di Suzuka, per cercare di estrarre tutta la prestazione disponibile dal pacchetto vettura. Se ne saremo capaci speriamo di poter confermare i livelli di competitività espressi negli ultimi appuntamenti. Sia Sebastian che Charles adorano questo circuito, con una sequenza di curve unica che ne caratterizza il primo settore e con i tifosi locali che ci dimostrano grande affetto ad ogni occasione. Speriamo di poter regalare loro un weekend di gara avvincente".