Formula 1, GP Abu Dhabi: l'analisi delle qualifiche di Yas Marina

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L'ultima pole dell'anno se la prende Lewis Hamilton con il tempo record di 1:34.779. Terzo settore decisivo per il campione della Mercedes. La Ferrari dovrà fare i conti con l'incognita gomme. Il GP di Abu Dhabi è in diretta domenica alle 14.10 su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)

ABU DHABI, LA CRONACA LIVE DEL GP

Le ultime qualifiche del 2019 ci hanno regalato la pole position numero 5 in stagione per Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica ha dominato tutte le sessioni dimostrando che, su questa pista, la sua W10 è quasi imbattibile. La forza del team campione del mondo è stata ribadita dal secondo posto di Bottas che, causa sostituzione della Power Unit, partirà nella gara di domani dall’ultima piazzola della griglia. A fianco di Hamilton troveremo Verstappen che, nonostante una buona Red Bull, non è sembrato avere il ritmo per poter lottare con Hamilton per la prima posizione.

La Ferrari, terza con Leclerc e quarta con Vettel, non è stata in grado di progredire rispetto alla giornata di ieri. La sofferenza del terzo settore è stata ancora notevole e, nonostante il lavoro di set-up, non si sono visti progressi rispetto alle prove libere di ieri.  Chiude la top 6 il solito Albon a cui manca ancora della velocità per riuscire a lottare ad armi pari con le Mercedes, le Ferrari e con il compagno di squadra. Il primo degli altri è Lando Norris con la McLaren davanti a Daniel Ricciardo che è riuscito a precedere Sainz e Hulkenberg.

Ferrari differenzia la strategia nel Q2

La Ferrari ha differenziato le gomme tra i due piloti durante il Q2. Vettel partirà in gara con le soft mentre, Leclerc utilizzerà le medie. La stessa scelta del pilota monegasco è stata fatta da Hamilton, Bottas, Verstappen ed Albon. L’obiettivo è quello di riuscire a terminare la corsa con un solo pit stop e, la media dovrebbe garantire uno stint più lungo per poi utilizzare le hard fino alla bandiera a scacchi. Pneumatico duro che ieri, durante i long run, ha dato dei buoni riscontri. Per la 'Rossa' la gomma media è un po’ un’incognita, in quanto, durante le FP2, nessuno dei due piloti ha effettuato dei long run con questo compound.

Hamilton ha fatto la differenza nel terzo settore

Se andiamo ad analizzare i singoli intertempi possiamo notare che Mercedes è riuscita a fare la differenza specialmente nel terzo settore, che è composto da curve medio-lente. In questo tratto di pista il distacco rifilato alla Ferrari è stato veramente notevole e questo dimostra quanto dovranno lavorare gli ingegneri di Maranello durante l’inverno. La SF90, seppur migliorata dopo Singapore, continua ad avere un avantreno troppo sottosterzante.

Anche la Red Bull RB15, su questa tipologia di curve, non è ancora allo stesso livello della W10. Infatti Verstappen ha accusato da Hamilton un gap superiore al secondo.

Nei primi due settori, quelli dove la velocità è molto importante, la SF90 si è dimostrata la vettura più veloce. Vettel e Leclerc, come potete osservare dal grafico in basso, hanno rifilato poco più di 2 decimi ad Hamilton, quasi 4 decimi a Verstappen e Bottas. Decimi che non sono serviti per ottenere una posizione in classica migliore proprio a causa della mancanza di velocità nel tratto guidato. 

Per la gara di domani, Hamilton parte con i favori del pronostico. Mercedes, in questa stagione, è sempre stata molto più performante in gara rispetto alla qualifica. Durante le FP2 il ritmo della W10 è stato molto buono con tutti i compound utilizzati. Verstappen avrà una grossa chance in partenza e durante tutto il primo giro per riuscire a sopravanzare il sei volte campione del mondo. Se non ci riuscirà sarà piuttosto difficile per lui riuscire a mettere pressione al pilota numero 44. Per la Ferrari la gara sarà una grossa incognita. Come si comporteranno le gomme soft? Sicuramente saranno di grosso aiuto in partenza e durante i primi giri ma dovrebbero degradare molto più velocemente rispetto alle medie. E le medie che userà Leclerc al via? Questa è l’incognita più grande perché la Ferrari non le ha mai utilizzate durante la simulazione di gara. In qualifica si sono comportate piuttosto bene, ma bisognerà capire come sarà l’usura visto che la SF90 non è così gentile con le gomme.