F1, Hamilton e la Ferrari: ecco come stanno le cose

Formula 1
Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

©Getty

Una suggestione che si scontra con diversi aspetti pratici. E nel 2021, quando Lewis avrà 36 anni, la Formula 1 vivrà una rivoluzione

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Lewis Hamilton in Ferrari è una stupenda suggestione, ma veniamo agli aspetti pratici. Durante tutto l'anno, come anche nelle stagioni precedenti in tempi non sospetti, abbiamo parlato della "voglia di Ferrari" di Hamilton. In passato c'era stato un contatto con Marchionne, ma non se ne fece nulla per le richieste del britannico: 50 milioni e un bel po' di membri del team Mercedes da spostare a Maranello. Oggi Hamilton ha 34 anni, è indubbiamente il migliore e sarà in scadenza a fine della prossima stagione, così come, restando solo ai big, Verstappen e Vettel. Sarà quindi libero per quando di anni ne avrà 36.

 

È normale che tutti i team si tutelino per il futuro e anche la stessa Mercedes ha provato in passato a sondare il terreno con l'entourage di Leclerc, blindato in Ferrari, e quello di Verstappen, più vicino alla casa tedesca di altri. Nella prima parte della stagione si è parlato anche di un triplice scambio, già per il 2020, con Verstappen in Mercedes, Hamilton in Ferrari e Vettel rientrante in Red Bull. Si diceva anche di una clausola di uscita a favore di Verstappen qualora la Red Bull non avesse vinto neanche una gara, ovviamente decaduta e della quale nessuno può avere l'assoluta certezza.  Non dimentichiamo che tutti gli interlocutori interessati sono dotati di intelligenza sopraffina e quindi abituati a utilizzare le dichiarazioni per mettere pressione agli avversari nei delicati momenti di rinnovo. 

 

Salvo che domani non si inneschi un cataclisma, per il 2020 siamo sereni. Poi le prime gare saranno fondamentali in ottica mercato perché verso l'estate i tasselli dovranno giocoforza essere sistemati. Giovedì, sabato e domenica Hamilton ha ammesso, almeno a parole, che seppur lusingato delle parole di Binotto, il suo progetto è continuare con Mercedes. Poi chiunque può interpretarle come vuole. E se qualcuno, ad esempio, ricorda la storica trattativa che portò Rossi in Yamaha è certo che non lo si può scoprire in queste dichiarazioni, ma sa benissimo che queste parole servono a far lievitare il valore o a disturbare chi è incontrastato padrone del campionato, ossia Mercedes. Il classico gioco delle parti

 

Come detto Hamilton vorrebbe chiudere la carriera in Ferrari, ma la domanda è: alla Ferrari serve Hamilton? Sì, certo. A chi non servirebbe? È come dire che alla Juventus non sarebbe servito Ronaldo (altra trattiva top emersa solo a cose ormai fatte). Ma ragioniamo. Mettiamo che pronti via e la Ferrari nel 2020 sia da Mondiale. Perché disturbare la corsa eventuale di Leclerc e Vettel con l'ombra di Hamilton? Viceversa, se la Rossa dovesse iniziare come quest'anno, allora sì che la Ferrari farebbe bene ad assicurarsi Hamilton, creando però un relativo mal di pancia a Leclerc, che ad oggi è l'uomo su cui puntare per il futuro. Altro spunto di riflessione. Nel 2021 le macchine saranno rivoluzionate, senza quindi alcuna certezza di quale sarà la scuderia da battere. Certo, se ti prendi uno come Lewis hai la certezza di avere uno che sa indirizzare il lavoro. Cosi come Mercedes per diventare tale si era presa Schumacher. Certo i 36 anni, la vita mondana, etc etc... Qualcuno potrebbe dire: chi se ne frega. Ma se poi la macchina non fosse da Mondiale, avete presente cosa succederebbe a livello di opinione pubblica? È arrivato vecchio! Non vince e fa quella vita lì. Apriti cielo. (Dai, lo sappiamo che finirebbe così...).

 

Ultimo scenario: la Ferrari vince con Leclerc il Mondiale. A quel punto ben venga Sainz o Ricciardo, certo più gestibili di un Hamilton. Lewis potrebbe restare senza la possibilità di vincere con la ‘Rossa’ e allora potrebbe offrirsi a cifre più basse con premi gara più alti se proprio volesse esaudire l'ultimo sogno di una carriera già da leggenda. In sostanza ha ragione Binotto: l'unica certezza è che c'è un 2020 da preparare e sul quale lavorare.