La rabbia del proprietario della Racing Point, attraverso un comunicato, dopo il verdetto della FIA e le accuse di una RP troppo simile alla Mercedes del 2019: "Siamo assolutamente convinti di quello che abbiamo fatto, Non è giusto che gli altri se la prendano con noi per le performance della nostra macchina. Mi sento male per il mio team". Il GP del 70° anniversario della F1 è in diretta oggi su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
"Siamo furiosi per le accuse che ci vengono mosse e siamo assolutamente convinti di quello che abbiamo fatto in modo regolare". La rabbia di Lawrance Stroll, fondatore e proprietario della Racing Point, dopo il verdetto della FIA e le accuse mosse al team di essere una copia della Mercedes del 2019. Il responso della Federazione, relativo alle prese d'aria dei freni della RP, ha punito la scuderia con 15 punti da sottrarre alla classifica costruttori, 400mila dollari di mulata e una doppia reprimenda per le gare in Ungheria e Silverstone. La Racing ha manifestato l'intenzione di appellarsi a questa decisione, come del resto hanno deciso di fare altri team, come Ferrari, Renault, McLaren e, un po' a sorpresa, la Williams (motorizzata Mercedes).
La rabbia di Lawrance Stroll
"Non è giusto che gli altri non abbiano fatto il loro lavoro e se la prendano con noi per le performance della nostra macchina - prosegue Stroll - a marzo siamo stati noi a invitare la FIA a visitare la nostra fabbrica per spiegare come abbiamo lavorato. Poi la storia delle prese dei freni. Mi sento male per il mio team che ha lavorato così duramente ed è accusato di cose non vere". Parole che segnano uno scontro totale in Formula 1.
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"Accuse inaccettabili"
In un comunicato pubblicato sul sito della Racing Point si legge: "Non parlo spesso pubblicamente, tuttavia sono estremamente arrabbiato per le voci e le accuse sul fatto che avremmo imbrogliato. In particolare quei commenti provenienti dai nostri concorrenti. Mai imbrogliato in vita mia. Queste accuse sono del tutto inaccettabili e non vere. La mia integrità e quella del mio team sono fuori discussione".
Scioccati e delusi
"Tutti nella Racing Point sono rimasti scioccati e delusi dalla sentenza della FIA e sostengono fermamente la nostra innocenza - prosegue Stroll - Questa squadra, sotto vari nomi, ha gareggiato in Formula 1 per oltre 30 anni e oggi impiega centinaia persone. Siamo sempre stati un costruttore e continueremo a esserlo in futuro". I primi sono stati anni difficili, prosegue la nota, ma "tra il 2016 e il 2018 questa è stata la quarta migliore squadra in griglia, lavorando con il budget più basso e ottenendo dei podi". E sulla gestione dal suo arrivo: "Con stabilità e nuovi investimenti, competitività di questa squadra non dovrebbe essere una sorpresa per nessuno. La squadra può finalmente esprimere il suo potenziale e dovrebbe essere celebrata per le sue ottime prestazioni".
Sul verdetto della FIA
Dopo aver analizzato punto per punto il dispositivo della Federazione, Stroll conclude: "Capisco che la situazione in cui si trova la FIA sia difficile e complicata per molti motivi, ma rispetto e apprezzo anche i loro sforzi per cercare di trovare una soluzione nel migliore interesse di questo sport".