Nel 2019, nel GP di casa a Monza, la Ferrari vinceva con Leclerc. A distanza di un anno è tutto cambiato: la SF1000 sui rettilinei non va e il motore ha fatto un passo indietro rispetto alla scorsa stagione. E il futuro? Il GP d'Italia è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Da un anno all'altro il mondo si è capovolto: nel 2019 a Monza la Ferrari vinceva, nel 2020 lotterà salvo miracoli nelle retrovie. Il bagno di folla per il trionfo di Leclerc non si ripeterà, questo è sicuro, se non altro perché il pubblico non potrà accedere. La SF90 dava il meglio sui lunghi rettilinei, la SF1000 sul dritto è piantata come ha dimostrato inesorabilmente Spa. Il grande punto debole, il motivo per cui la Ferrari ha fatto tutti questi passi indietro sta nel motore: una bomba l'anno scorso probabilmente sfruttando zone grigie del regolamento, spompato in questa stagione dopo le direttive tecniche e l'accordo segreto con la FIA.
Guardando la classifica costruttori dopo 7 gare questa è la Ferrari peggiore dell'era turbo ibrida, quindi dal 2014, tornando indietro negli anni c'è stato anche di peggio, ad esempio nel 1980 con il campione del mondo in carica Schekter che faticava a qualificarsi e la rossa che in un anno, dalla conquista del titolo passò a conquistare… 0 podi.
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Rispetto al passato però risollevarsi ora è più difficile a causa del regolamento che limita molto lo sviluppo, di conseguenza anche il 2021 si preannuncia sofferto. A proposito di regolamento da Monza entrerà in vigore la mappatura unica: le squadre dovranno usare, salvo poche eccezioni, la stessa modalità di motore in qualifica e gara, una limitazione che potrebbe penalizzare Mercedes e aiutare Ferrari. Difficilmente però basterà per capovolgere di nuovo tutto.