F1, GP di Russia 2020: l'analisi delle prove ufficiali di Sochi
gp russiaQualifiche da dimenticare per la Ferrari, con l'incidente di Vettel e l'esclusione dal Q3 di Leclerc: le Rosse perdono potenza rispetto al 2019 e il gap dalla Mercedes aumenta. Hamilton in pole, ma con l'incognita delle gomme soft: Verstappen e Bottas potrebbero approfittarne. Il GP è in diretta domenica alle 13.10 su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Lewis Hamilton è riuscito a conquistare la pole position numero 96 della sua carriera. Se uno osserva i tempi può pensare che il lavoro fatto dal campione britannico sia stato piuttosto agevole ma non è stato così. È stata una qualifica molto sofferta per il campione del mondo che ha rischiato molto di essere escluso nel Q2. In questa fase delle qualifiche gli è stato cancellato il miglior tempo ottenuto con le gomme medie per aver oltrepassato con tutte e quattro le ruote la riga bianca in curva 18. Nel successivo tentativo, sempre con gomme medie, è stato costretto ad abortire il giro per la bandiera rossa che il direttore di gara ha esposto dopo il botto della Ferrari di Vettel. In quel momento mancavano poco più di 2 minuti al termine della sessione. Quando è stata esposta la bandiera verde Hamilton è stato mondato in pista con le soft che, nell’attesa del via della sessione, avevano perso tantissima temperatura rendendo il giro molto difficile. È riuscito a non prendere la bandiera a scacchi per meno di un secondo e nonostante delle gomme non nella giusta finestra di funzionamento è riuscito a qualificarsi.
Nel Q3 è stato tutto facile per Hamilton che già nel primo tentativo aveva praticamente ipotecato la partenza dalla pole position. Non c’è stata nessuna lotta per la prima posizione visto che, Hamilton, ha rifilato mezzo secondo a Verstappen e oltre 6 decimi a Bottas. Proprio il pilota finlandese è stata la delusione di questa sessione visto che, almeno su questa pista, aveva dimostrato in passato di avere un’ottima velocità. Positiva invece la prestazione di Verstappen con una RB16 che è parsa molto più equilibrata rispetto a quella vista ieri durante le libere. Ci confermano nelle posizioni di vertice la Racing Point di Perez e la Renault di Ricciardo e Ocon. Il team transalpino domani avrà una grossa opportunità per raccogliere punti pesanti per poter scavalcare la Ferrari in classifica costruttori.
Come è stata la qualifica della Ferrari?
In casa Ferrari la speranza era quella di riuscire a portare almeno una delle due vetture tra i top 10. Ancora una volta non ci sono riusciti con Vettel che si è dovuto accontentare della posizione 15 e Leclerc della P11. Il pilota monegasco sembrava avere il passo per riuscire a qualificarsi nel Q3 ma, il muretto, lo ha mal informato del tempo che mancava alla bandiera a scacchi e questo lo ha costretto a non prendere lo spazio necessario su Kvyat. Così facendo ha ben sfruttato la scia del pilota russo nel primo settore ma poi è stato costretto ad abortire il giro perché rallentato dall’Alpha Tauri. Leclerc ha destato segnali di nervosismo e anche davanti alle telecamere non ha nascosto il suo disappunto: “Mi hanno detto che avevo Ocon alle spalle a circa 1 o 2'' da me, invece penso che fosse più indietro, penso che avessi più margine. Ora sono arrabbiato, tutto è ancora fresco. Devo calmarmi e la gara è domani, la gara è dove si assegneranno punti. Però per me è un weekend difficile, sino alle prove ufficiali non avevo guidato bene, poi ho iniziato a trovare il ritmo proprio nelle qualifiche. Però non sono riuscito a mostrare il potenziale della macchina e mi
dispiace. Scegliere le gomme per domani non penso possa essere un grande vantaggio. Diciamo che avrei preferito partire ottavo senza la scelta gomme. Ora dovremo massimizzare ciò che abbiamo a livello di potenziale”.
Per Vettel, invece, le qualifiche sono finite quando è andato a sbattere la sua SF1000 in uscita dalla curva 4. Per il pilota tedesco il 2020 è una delle suo peggiori stagioni in Formula 1 visto che per la settima volta su dieci qualifiche non è riuscito a qualificarsi tra i primi dieci. Il pilota tedesco, al termine delle qualifiche, è parso piuttosto dispiaciuto dell’accaduto anche perché aveva un buon feeling con la macchina: “Purtroppo ho perso il controllo della monoposto. Già in Curva 2 avevo perso la macchina e in Curva 4 l'ho persa di nuovo. Non sono più riuscito a riprenderne il controllo. La macchina mi piaceva di più in questo weekend. In qualifica però stavo faticando, specialmente nel primo settore. Ho cercato ovviamente di prendere più rischi ed è finita com'è finita. Non sono contento, ovviamente, ma se devo comparare le qualifiche con le Libere 3 di questa mattina, nelle prove ufficiali ho faticato di più".
Se analizziamo queste qualifiche e le confrontiamo con quelle della scorsa stagione possiamo trarre un risultato molto importante che mette in evidenza, per l’ennesima volta, quanto i motorizzati Ferrari abbiano perso in potenza massima rispetto al 2019. Gli unici team che non sono riusciti a migliorare i tempi dello scorso anno sono stati Ferrari, Alfa Romeo e Haas. La Scuderia Ferrari è riuscita addirittura a fare peggio di ben 1,6s.
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Se ci focalizziamo sul distacco chilometrico nei confronti di Mercedes non si notano i miglioramenti che i tecnici si attendevano con l’introduzione degli ultimi sviluppi.
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Anche l’introduzione della mappatura unica non ha dato nessun tipo di vantaggio al team di Maranello. Nelle prime 7 gare il gap nei confronti di Mercedes è stato di 257 millesimi al chilometro. Dal Gp di Monza con l’introduzione della mappatura unica il gap non è sceso. Anzi, è salito leggermente portandosi a 262 millesimi a chilometro.
Bottas e Verstappen partiranno con le medie
La gara di domani sarà molto interessante perché Bottas e Verstappen scatteranno al via con le medie mentre, Hamilton, per i motivi sopra descritti sarà costretto ad utilizzare le soft. Secondo Pirelli sarà piuttosto complicato terminare la gara con una singola sosta per i piloti che partiranno con la mescola soft. Questi avranno due possibilità: gestire la rossa nel primo stint per cercare di allungare la vita delle gomme o tentare la carta della doppia sosta. Molto più semplice a livello strategico la gara di quelli che partiranno con le medie visto che avranno l’opportunità di montare la hard al pit stop ed arrivare, senza troppi problemi, al termine della corsa. Il tracciato russo è da medio carico aerodinamico e leggermente rear limited. Questo significa
che bisogna mostrare particolare attenzione agli pneumatici posteriori, evitando il loro surriscaldamento (causa di blistering) e alla loro durata. Se le posteriori tendono all'overheating, le anteriori, hanno il problema opposto perché tendono a raffreddarsi. Problema che, in questi giorni, sta creando grossi problemi a tutti team ad eccezione della Mercedes che grazie al DAS System riesce a scaldare molto prima le anteriori.
La partenza potrebbe essere determinante perché chi parte dietro potrebbe sfruttare la scia visto che la distanza tra il via e la prima staccata è piuttosto lunga. Le gomme soft di Hamilton potrebbero essere un vantaggio in fase di partenza grazie all’extra grip che riescono a dare rispetto alle medie. Verstappen e Bottas oltre a pensare di attaccare Hamilton dovranno anche guardarsi alle spalle visto che quelli dietro di loro partiranno tutti con le soft e potrebbero sfruttare nei primi metri questo vantaggio.