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Formula 1, Sainz: "Ferrari come il Real Madrid, se chiama è impossibile dire di no"

Formula 1
Foto Instagram Ferrari

Carlos Sainz ha parlato ad 'As' della grande emozione nell'approdare a Maranello: "Quando bussa alla porta la miglior squadra della storia, non puoi avere esitazione. La Ferrari è come il Real Madrid, la McLaren il Barça: entrambe lavorano per battere la Mercedes. Una monoposto veloce non dipende solo dal pilota"

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"Nessuna esitazione, quando la Ferrari mi ha chiamato ho firmato subito il contratto. E' come il Real Madrid, quando bussano alla tua porta non puoi rifiutare". Così Carlos Sainz Junior in un'intervista ad 'As', in cui svela la grande emozione nell'approdare a Maranello. "La Ferrari è il Real Madrid della F1? È un modo di dire, ma è come dire che la McLaren è il Barça, un'ottima squadra. Entrambe sono in ristrutturazione per cercare di battere la Mercedes. Sono le due migliori squadre della storia e quando passi dall'una all'altra significa che stai facendo qualcosa di buono in F.1. Quando si è trattato di firmare il contratto con Maranello non ho avuto esitazioni: mi piace la gente della Ferrari, Mattia Binotto e quello che vedo. Posso ripetere quanto fatto in McLaren anche con la Rossa". 

"Nessun dubbio quando bussa alla porta la miglior squadra della storia"

"Con tutto il rispetto e l'ammirazione per la McLaren, seconda squadra della storia della F.1 per blasone, quando la Ferrari bussa alla tua porta non ci sono dubbi - ha spiegato Sainz -. Nel 2007 entrambe lottavano per il titolo, ma a marzo del 2020 la Rossa aveva avuto una stagione fantastica, con vittorie, podi e pole position. McLaren era in fasce ascendente, ma a Maranello erano più avanti". 

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"Auto veloce non dipende solo dal pilota"

Cosa deve migliorare la Ferrari in vista del 2021? "Non lo so cosa andrà fatto, devo vederlo: una volta all'interno devo analizzare la situazione e contribuire con la mia conoscenza - ha detto Sainz -. Una squadra è composta da mille persone: il pilota non può che mettere talento, velocità e una direzione in cui indirizzare lo sviluppo della squadra, ma perchè l'auto sia veloce non dipende solo dal pilota. Alonso e Vettel non hanno vinto il Mondiale? Chiaramente c'è un solo pilota che vince e 19 che perdono. In ogni stagione degli ultimi dieci anni, quando Red Bull o Mercedes hanno dominato, sono 19 i piloti che ogni anno sono rimasti a secco". 

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