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F1, Gp Emilia Romagna: l'analisi delle prove libere da Imola

Formula 1

Cristiano Sponton

La sorpresa del venerdì di Imola è stata la Ferrari, che oltre ad essere veloce sul giro singolo, si è dimostrata competitiva anche sul passo gara. La Rossa può essere la terza forza dietro a Mercedes e Red Bull. Il weekend di Imola in diretta su Sky Sport F1 (canale 207), su Skysport.it il racconto in tempo reale con il Live Blog

GP IMOLA, LA DIRETTA DELLA GARA

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Il secondo appuntamento stagionale sembra avere un andamento diverso rispetto al Bahrain perché la tipologia della pista ed il lavoro di affinamento realizzato in questi giorni di stop ha leggermente modificato il livello di performance delle varie vetture. Nella lotta di testa sarà battaglia tra le due Mercedes e la Red Bull di Verstappen che, causa un problema alla trasmissione, ha saltato l’intera seconda sessione di prove. È difficile dire chi sarà il favorito visto che Verstappen non lo abbiamo visto girare nelle fp2 ma abbiamo sicuramento visto che la W12 ha fatto notevoli progressi rispetto al Bahrain. La vettura, appena scesa in pista, si è dimostrata fin da subito veloce e ben equilibrata e questo è sicuramente un bel segnale per il team anglo-tedesco. Red Bull ha confermato di essere una monoposto molto veloce ma che continua ad accusare troppi problemi di affidabilità.

 

La sorpresa di giornata è stata sicuramente la Ferrari che poteva concludere questa sessione in prima posizione ma il miglior tempo di Leclerc, ottenuto con gomma soft, è stato cancellato causa un “track limit” che è stato infranto dal pilota monegasco in uscita dalla Piratella. La SF21 è scesa in pista con degli sviluppi aerodinamici che sembrano aver dato dei risultati molto incoraggianti visto che si è dimostrata veloce fin dai primissimi giri. Questo è un segnale estremamente positivo e sta a significare che, finalmente, i dati della pista corrispondono con quelli che gli ingegneri vedono nei loro strumenti di simulazione. Questo permette loro di sviluppare in miglior modo la monoposto e gli garantisce di scendere in pista con un assetto “base” molto buono che richiede solamente dei piccoli interventi di affinamento. La Rossa ha la possibilità di essere la terza forza in questo fine settimana visto che è stata nettamente più veloce di McLaren. Dovrà guardarsi le spalle dall’Alpha Tauri di Gasly anche se, la Ferrari, è sembrata essere più performante sul singolo giro rispetto al team di Faenza.

 

Le qualifiche saranno importantissime

Le qualifiche sul circuito situato in riva al Santerno saranno importantissime visto che i sorpassi, su pista asciutta, sono piuttosto difficili. È giusto specificare “su pista asciutta” perché per domenica le previsioni sono alquanto instabili e potremo assistere ad una gara bagnata. I team più forti si qualificheranno con le medie per cercare di impostare la corsa su un unico pit stop evitando di utilizzare le soft che visto le basse temperature potrebbero dare problemi di graining. I motivi che spingeranno i team ad impostare questo tipo di strategia sono prevalentemente due. Uno è il troppo tempo che serve per effettuare la sosta (intorno ai 27 – 28

s) e il secondo è la difficoltà di scavalcare chi ti precede.

 

Questa scelta la farà quasi sicuramente Mercedes visto che, durante le libere, non ha simulato i long run su gomma rossa. Analoga scelta sarà effettuata dalla Red Bull ma, anche la Ferrari, sembra avere il potenziale per passare il taglio del Q2 con il compound medio. Compound medio che, sul giro singolo, secondo le stime di Pirelli è più lento rispetto alla soft di soli 4 decimi. Più marcata è invece il gap tra le medie e la hard che il costruttore italiano stima in circa 7-8 decimi. Gomme soft che hanno creato problemi specialmente a Mercedes. Bottas non è riuscito a migliorare il tempo ottenuto con le soft mentre, Hamilton, ha migliorato solo nel terzo settore e questo gli ha permesso di limare solo pochi centesimi al miglior crono ottenuto in precedenza con le “gialle”. Gomma soft che invece sembra sfruttare bene la Ferrari visto che, entrambi i piloti, sono riusciti a portarla piuttosto velocemente nel giusto range di temperatura. Leclerc era riuscito a realizzare anche il miglior tempo che è stato poi cancellato per i motivi sopra spiegati. Nel confronto con la Mercedes la SF21 si dimostra più veloce della W12 alla Villeneuve e alla Piratella mentre paga qualcosa in tutte le altre curve e la differenza maggiore la vediamo in uscita dalla Rivazza 2 dove Bottas riesce a portare una velocità superiore di ben 13 km/h.

Passo gara confortante per la Ferrari

La Rossa non ha dimostrato di avere potenziale solo sul singolo giro ma ci ha mostrato di essere molto veloce anche nei long run. I due piloti hanno svolto un lavoro diverso: Sainz ha analizzato la durata delle soft mentre Leclerc le ha spremute al massimo per pochi giri prima di montare le medie.

Le parole

Binotto: "Migliorati, curioso di vederci a Imola"

Questo diverso atteggiamento ha dato dei riscontri che saranno analizzati dagli ingegneri per scegliere la migliore strategia per la gara di domenica. Partendo con un atteggiamento più cauto, Sainz, è riuscito a gestire la gomma rossa in modo ottimale e questo viene evidenziato dalla linea di tendenza che ha un inclinazione verso il basso. Leclerc, invece, ha spinto fortissimo nei primi giri con tantissima benzina e questo ha creato un grosso stress agli pneumatici ed ha provocato un brusco innalzamento dei crono. Se analizziamo i long run dei principali piloti possiamo notare l’ottimo passo che è riuscita a tenere la Mercedes con gomme medie che è stato similare a quello avuto da Leclerc con soft. C’è comunque da segnalare che il pilota Ferrari ha fatto solamente 4 giri contro gli 8 di Hamilton e i 7 di Bottas.

Il ritmo mostrato da Perez lascia ben sperare la Red Bull che, con Verstappen, sarà la davanti a lottare con il duo Mercedes per la pole position e per la vittoria. Ferrari sembra essere la terza forza ma attenzione ad Alpha Tauri che è molto veloce sia in condizioni di qualifica che sul passo gara. Leclerc, Ricciardo e Gasly, tra i piloti di testa, sono stati gli unici che hanno girato in condizione da gara con due delle tre mescole a disposizione. Anche qua possiamo vedere la vicinanza prestazionale che c’è tra Ferrari ed Alpha Tauri con la McLaren, invece, che non sembra destinata a ricoprire un ruolo da protagonista su queto tracciato.