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Formula 1, i numeri dopo il GP di Baku: tutti fermi i dominatori del Mondiale

Formula 1

Michele Merlino

©Motorsport.com

Il tracciato azero sconvolge il panorama dei dominatori del 2021: Lewis Hamilton taglia il traguardo per ultimo nel giorno più difficile per la Mercedes, senza punti per la prima volta dopo 55 gare di fila. Verstappen vede sfumare il successo, che va al 'secondo' Perez, mentre Vettel regala all'Aston Martin un podio storico. Ecco numeri e statistiche del GP di Baku. Il Mondiale torna il 20 giugno con la gara in Francia: tutto live su Sky Sport F1 (canale 207)

GLI HIGHLIGHTS DELLA GARA DI BAKU - LE CLASSIFICHE

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Cominciamo dal fondo: letteralmente, visto che Hamilton ha tagliato il traguardo in ultima posizione, e solo una penalità a Latifi lo ha promosso in 15^ piazza. È ovviamente un’anomalia per Lewis, abituato a ben altri piazzamenti. Solo in due

occasioni è stato classificato 15° o peggio: in Gran Bretagna nel 2009 (16°); in Germania nel 2009 (18° dopo una foratura al primo giro). Baku è quindi la terza, scartando Valencia 2012, quando fu classificato ma era stato vittima di un incidente con Maldonado e non passò sotto la bandiera a scacchi.

 

Ovviamente i problemi Mercedes non sono limitati ad Hamilton: Bottas è stato autore di un weekend che più opaco non si può. Al sabato si è qualificato in 10^ posizione: la sua peggior performance con le frecce d’argento escludendo incidenti e guasti, ed alla domenica non è riuscito a recuperare, finendo 12°. Questi risultati, uniti alla débâcle di Monaco (Hamilton 7° e Bottas ritirato), registrano una prima volta significativa: nell’era Power Unit iniziata nel 2014 non era mai successo che la Mercedes mancasse il podio in gare consecutive. E la Mercedes manca i punti per la prima volta dopo 55 gare di fila

 

I punti dei piloti Mercedes riflettono questo momento difficile: per la prima volta dal 2014 il loro pilota meglio piazzato in classifica al sesto round ha “solo” 101 punti (Hamilton). Batte il 2018, quando dopo 6 GP Hamilton aveva 110 punti, ma comandava la classifica. Riguardo a Bottas: i suoi 47 punti dopo 6 GP sono il peggior bottino per un pilota Mercedes a questo punto della stagione in tutta l’era Power Unit. Ed a Bottas non farà piacere sapere che il record precedente apparteneva a lui stesso, che aveva 68 punti al 6° GP del 2018. Per Hamilton, la magra consolazione di aver allungato a 100 la sua striscia di gare senza ritiri per incidenti. L’ultimo fu il famoso botto con Rosberg al primo giro del GP di Spagna del 2016. Certo, suggellare questa sequenza con quel brutto lungo alla ripartenza…

5x5 a Baku

D’ora in poi è meglio astenersi dal fare pronostici sul GP di Baku: quest’anno abbiamo

avuto il quinto poleman ed il quinto vincitore diverso in altrettanti GP disputati qui!

Questi i poleman: Nico Rosberg, Lewis Hamilton, Sebastian Vettel, Valtteri Bottas e

Charles Leclerc. I vincitori: Nico Rosberg, Daniel Ricciardo, Lewis Hamilton, Valtteri

Bottas, Sergio Perez.

Il “secondo”

Max Verstappen è stata la star incontrastata in Red Bull dalla sua prima vittoria al debutto con il team in Spagna nel 2016 (100 GP da allora) e lo è tuttora, visto che stava andando a vincere facilmente anche a Baku, ma una foratura ha messo in moto la roulette ed il vincitore è risultato Perez. Fino a Baku il ruolino di marcia dei due era a senso unico: 5 podi (di cui 2 vittorie) per Verstappen, zero per Perez. Leader del mondiale uno, quinto l’altro. 

 

Perez a Baku è diventato il quinto vincitore per Red Bull (dopo Vettel, Webber, Ricciardo e Verstappen) e, dopo il successo di Verstappen a Monaco, ha dato al team due vittorie consecutive con due piloti diversi per la prima volta dal 2010. All’epoca era accaduto con Vettel a Valencia e Webber a Silverstone. A ben vedere, anche una doppia vittoria Red Bull non è poi così frequente: è la seconda volta che succede nell’era Power Unit dopo Ungheria e Belgio 2014 (Ricciardo).

Il ritorno di Seb

122° podio in carriera per Vettel, dopo un’assenza iniziata in Bahrain l’anno scorso. Ma non è tanto il dato di Vettel a stupire, quanto il fatto che sul podio ci sia andato con la Aston MartinSeb ha fatto così diventare il marchio inglese il 60° ad aver conquistato almeno un podio in F.1 e per lui è il 4° costruttore con cui va a podio dopo Toro Rosso, Red Bull e Ferrari. Non è un record: in passato i piloti erano molto più “nomadi” ed i contratti meno ferrei di quelli odierni. Non a caso il primato è stato stabilito da Stirling Moss e John Surtees, a podio con 6 team diversi. Li seguono in questa graduatoria Riccardo Patrese e Rubens Barrichello a quota 5.