Hamiton da paura: questo weekend si presenta al GP del Messico (live su Sky) con 100 successi in bacheca, nell'arco di 5 anni il bottino è raddoppiato, l’era Turbo/Hybrid è stata il suo terreno di caccia. Ma qualcosa nel 2021 è cambiato, rispetto al passato: si chiama Max Verstappen, mai così competitivo
GP del Messico 2016: Hamilton tocca quota 51 vittorie. Un numero significativo, perché gli permette di eguagliare Alain Prost, il primo pilota nella storia a superare quota 50 successi e detentore del primato assoluto dal 1993 al GP del Belgio 2001, quando Michael Schumacher toccò quota 52 (e proseguì poi fino a 91). Passano 5 anni ed il bottino di Lewis è raddoppiato. A questo GP del Messico infatti, si presenta con un totale di vittorie bello tondo, 100 successi, strizzando l’occhio al 101°, per fare 51-101 nello stesso GP (…e +10 su Schumacher). Sebbene il ritmo di vittorie di Hamilton sia rallentato notevolmente in questo 2021, in cui sta subendo un Verstappen mai così competitivo, è evidente come l’era Turbo/Hybrid sia stato il suo terreno di caccia.
Con Verstappen quest’anno è duello nel duello: non solo c’è in ballo la 101^ vittoria, non solo un successo sarà un passo avanti nel mondiale per chiunque lo ottenga, ma anche perché nessuno ha mai vinto il GP del Messico 3 volte, e sia Hamilton che Verstappen sono a quota 2.
La pole della discordia
Facciamo un salto indietro al 2018: la Red Bull fin dalle libere è la macchina da battere e si va in qualifica con il team che si frega le mani. Non solo per una quasi sicura prima fila completa, ma perché Verstappen, nel caso ottenesse la prima pole, diventerebbe il pilota più giovane della storia. Cosa può andare storto? In fondo l'anno prima Ricciardo, compagno di team di Max, aveva preso 9 decimi in qualifica dall’olandese, che a sua volta aveva un punteggio di 3-0 contro i compagni di team in qualifica in questo tracciato. E invece: oops! Ricciardo sigla la pole davanti a Verstappen, per l’evidente imbarazzo dell’entourage Red Bull, in primis di Helmut Marko. 26 millesimi sono la misura per cui Daniel soffoca in gola l'urlo di Max.
Fu un momento importante: da un lato perché Verstappen non riuscirà mai a diventare il poleman più giovane della storia, e dall’altro perché Ricciardo, da quel giorno di ottobre del 2018 (in cui ormai è un separato in casa Red Bull), non è più partito in pole.
Una piccola, letteralmente infinitesimale rivincita, Verstappen se la prende con la pole del 2019: per un solo millesimo rispetto alla pole succitata (1’14”758 contro 1’14”759) strappa il record del circuito a Ricciardo. La prima pole di Verstappen è Ungheria 2019, attestandosi "solo" al quarto posto per poleman più giovani a 21 anni 10 mesi e 5 giorni.
10 poleman più giovani della storia:
Cla |
Età |
Pilota |
GP |
aa mm gg |
|||
1 |
21 02 11 |
S.Vettel |
2008-Italia |
2 |
21 05 15 |
C.Leclerc |
2019-Bahrain |
3 |
21 07 22 |
F.Alonso |
2003-Malesia |
4 |
21 10 05 |
M.Verstappen |
2019-Ungheria |
5 |
21 10 13 |
L.Norris |
2021-Russia |
6 |
22 00 17 |
L.Stroll |
2020-Turchia |
7 |
22 03 05 |
R.Barrichello |
1994-Belgio |
8 |
22 05 03 |
L.Hamilton |
2007-Canada |
9 |
22 10 04 |
A.de Cesaris |
1982-USA-Long Beach |
10 |
23 02 19 |
N.Hülkenberg |
2010-Brasile |