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F1, GP Qatar: l'analisi delle prove libere di Losail

analisi tecnica

Cristiano Sponton

Dopo le prime due sessioni di prove libere i rivali per il titolo Verstappen ed Hamilton sembrano molto vicini, ed entrambi in grado di lottare in qualifica per la pole position. Considerata la novità della pista è lecito aspettarsi miglioramenti significativi già nella terza sessione di libere

GP QATAR, LA GARA LIVE

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Le prove libere 2 del Gp del Qatar si sono chiuse con il miglior tempo di Valtteri Bottas che, sfruttando al meglio le gomme rosse, è riuscito a precedere Gasly, Verstappen ed Hamilton. È ancora troppo presto per dire chi sia davanti tra Mercedes e Red Bull perché i due team si stanno marcando molto e stanno “nascondendo” il loro reale valore.  Il secondo tempo di Gasly dimostra quando può migliorare la Red Bull nella giornata di domani visto che, l’Alpha Tauri, è impensabile che sia diventata così competitiva. Sicuramente è una buona macchina che può ambire, in questo weekend, al ruolo di terza forza ma non ha la velocità per tenere dietro la RB6B di Verstappen.

 

Prima di passare ad analizzare i dati delle Prove Libere ci soffermiamo sui “sospetti” che la Red Bull nutre sull’ala posteriore della Mercedes. Voci dal paddock dicono che potrebbe anche esserci una protesta ufficiale da parte del team di Milton Keynes al termine di questo fine settimana. Da quello che trapela, sembra che, il mainplane dell’ala posteriore della W12, si deformi verso il basso aprendo uno spazio più ampio del consentito rispetto all’elemento superiore (flap mobile). Un movimento praticamente invisibile dall’esterno perché la parte superiore copre l’elemento inferiore. Nelle prove statiche la Federazione non ha mai riscontrato nessun tipo di irregolarità ma sarà interessante vedere come si comporterà la Red Bull nei prossimi giorni.

 

In casa di Milton Keynes sono continuati i problemi all’attuatore del sistema DRS che, in Brasile, aveva parecchio infastidito Toto Wolff visto che la Federazione aveva consentito l’ennesimo intervento al team per sistemare l’inconveniente. Mercedes nutre sospetti su tutto questo e anche qui bisognerà attendere le prossime puntate per vedere come si evolverà la situazione.

La sfida per il titolo

Detto ciò, è giusto concentrarsi sui tempi per cercare di capire quali sono le reali forze in gioco. È molto difficile tratte conclusioni definitive perché la pista è nuova per tutti e sicuramente vedremo dei grossi miglioramenti a partire dalle FP3. Dall’analisi dei singoli intertempi non stupisce che la Mercedes sia più veloce della Red Bull nel primo settore visto che è un tratto di pista dove è fondamentale la potenza della Power Unit. Sorprende, invece, il miglior tempo di Bottas ottenuto  nel tratto guidato visto che si pensava che qui la RB16B potesse far valere il suo maggior carico aerodinamico. Ma, in FP2, per “resistere” ala velocità sul dritto della Mercedes hanno deciso di scaricare l’ala posteriore e questo ha comportato un peggioramento nel settore guidato.

 

Nella sfida per il titolo i due competitors sono molto vicini a livello cronometrico e domani, salvo sorprese, saranno entrambi in lotta per la pole position con Bottas che avrà il ruolo del guastafeste. Dalla lotta per le prime posizioni, visto quello che è successo oggi, mi sentirei di escludere Perez che è sembrato essere molto più in difficoltà rispetto al compagno di squadra.