F1, GP Abu Dhabi: la gara vista dalla pista di Yas Marina

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Hanno lottato a lungo, rischiando di finire più di una volta oltre i limiti del consentito. Ma l'abbraccio tra il neocampione Max Verstappen e Lewis Hamilton è l'istantanea di un Mondiale che verrà ricordato per sempre 

GP ABU DHABI, GLI HIGHLIGHTS - LA STORIA DI VERSTAPPEN

Tra le tante l’istantanea più bella e rappresentativa di questo Mondiale rimarrà l'abbraccio tra Hamilton e Verstappen: il rispetto tra due immensi campioni che vale anche come un simbolico passaggio di eredità. Max è il nuovo campione del mondo. Il primo pilota olandese a riuscirci, ma in assoluto il primo pilota non Mercedes a prendersi il titolo nell’era power unit. Che fa già di per sé capire l’impresa che lui e la Red Bull hanno costruito in questa stagione pazzesca, fatta di 10 pole e 10 vittorie personali, tanti sorrisi ma anche tante polemiche. Fino alla fine. Per essere ufficialmente incoronato campione ha infatti dovuto aspettare praticamente cinque ore dalla bandiera a scacchi.

Lewis, quel folle finale

Hamilton sconfitto dopo una gara folle che fino a cinque giri dalla fine lo vedeva favorito e vicinissimo all’ottavo titolo, è stato l’unico a non fare polemica. A fare da arbitro fin troppo ingombrante tra lui e Max è stata ancora una volta la direzione gara dopo l’incidente di Latifi che ha causato l’ingresso di una Safety Car in extremis

Il momento decisivo per Verstappen

Momento chiave in cui Verstappen è rientrato a montare la gomma più morbida che gli è poi servita per il sorpasso decisivo su Hamilton. Il fatto che Masi abbia fatto sdoppiare solo le quattro macchine che c’erano tra i contendenti al titolo ma soprattutto non abbia fatto fare un ulteriore giro alla satefy car come previsto da regolamento ha scatenato l’ira Mercedes. Le proteste del team di Wolff sono state respinte ma è già stata presentata intenzione di fare appello, che andrà confermata entro 96 ore. Strascichi di un Mondiale combattutissimo e bellissimo che ora può festeggiare meritatamente anche Max.