Formula 2, Lawson vince la Sprint Race di Jeddah in Arabia Saudita: incidenti e Safety Car

FORMULA 2

Lucio Rizzica

Due incidenti, due Safety Car e una Virtual. A Jeddah e Lawson ad aggiudcarsi la Sprint Race in Arabia Saudita. Vips secondo con punto addizionale del giro veloce e terzo Hughes. Tutto il weekend è in diretta su Sky Sport F1 (canale 207)

GP JEDDAH, LA DIRETTA DELLA GARA

La F2 in Arabia Saudita va avanti a Jeddah nonostante l'attacco esplosivo di ribelli yemeniti, a un impianto petrolifero Aramco posto a poco più di 20 Km dal circuito. Gli scetticismi emersi tra piloti, team, vertici di F1 e Federazione non hanno fatto breccia negli organizzatori, che hanno dato luce verde all’evento garantendo sicurezza e regolarità in pista. Griglia sconvolta da una serie di penalizzazioni post-qualifica, che hanno interessato anche Doohan, retrocesso in fondo allo schieramento di partenza. In prima fila Hauger (Prema, vincitore del campionato di F3 2021) e Hughes (Van Amersfoort). Lawson (Carlin) parte dalla terza fila, il leader Pourchaire (ART, coinvolto in un incidente nelle libere e in un principio di incendio nelle qualfiiche) solo dalla nona fila. Non si schiera Bolukbasi (Charouz), coinvolto ieri in un brutto incidente. Allo spegnimento dei semafori Hauger scatta in maniera perfetta, Hughes pattina. Pourchaire non bene, Doohan guadagna con un balzo tre posizioni in coda. Hauger, Williams, Hughes in testa. Al secondo giro Cordeel va a muro: Safety Car. Alla fine del sesto giro rientra la Safety Car, dunque partenza lanciata. Iwasa attacca subito la terza piazza di Hughes, in fondo allo schieramento Doohan e Sargeant prima ancora di lanciarsi danno gas vanno in collisione e la gara si ferma ancora: colpa di Doohan. Altra Safety Car

La luce verde diventa sempre più un miraggio, una interruzione dopo l’altra, la corsa si trasforma anche in una logorante gestione dei nervi. Al comando ora c’è Williams, davanti a Hughes e Lawson. Intanto Hauger rientra al pit come da segnalazione, ma gli altri in griglia non lo seguono e si accodano alla Safety in pista. Incomprensione che penalizza Hauger, che scivola così in dodicesima posizione. Sconcerto al muretto Prema. Il team ha seguito le indicazioni, gli altri no, ma Hauger alla fine è il solo penalizzato. La Commissione lo indaga perché entrato in pit lane quando la pita lane era chiusa e alla fine lo penalizza con uno stop and go di dieci secondi. A sei giri dal termine la gara riparte e Hauger sconta la penalità. Davanti Hughes e Lawson passano e vanno in testa. Williams finisce sotto indagine per aver tenuto un ritmo troppo basso dietro la Safety Car, ma senza conseguenze. Davanti è battaglia fra Lawson e Hughes, che si conclude con il sorpasso del neozelandese. A due tornate dal termine si ferma Armstrong. Virtual Safety Car. Quindi luce verde per il giro finale: Lawson allunga, va in fuga e vince senza problemi, davanti a Vips (con giro veloce) e Williams, dopo una corsa reale di non più di sette giri e tantissime interruzioni. 

Cambia dunque la classifica generale: Lawson (34) è il nuovo leader della stagione con 7 punti su Vips (27) e 9 punti di margine su Pourchaire (25). Domani in prima fila saranno Drugovich e Verschoor, con pit obbligatorio e Safety Car. Nel dopo corsa Lawson è molto felice e orgoglioso del proprio risultato e spiega bene la sofferenza psicologica provata in corsa fra mille interruzioni: “Ho badato a tenere calde le gomme e la…concentrazione, davvero difficile. Bisognava gestire la prima parte di gara senza problemi e badare soprattutto ad arrivare il più in fondo possibile per poi eventualmente spendere tutto nel finale”.