F1, la Ferrari dopo il GP di Miami ha un solo obiettivo: reagire a Barcellona
post gp ©GettyLa pole aveva illuso in Florida, ma la F1-75 non solo si è dimostrata più lenta nei tratti velocissimi di questa pista, ma è anche andata in crisi nella gestione gomme (con le medie) là dove si pensava potesse essere più forte o almeno competere alla pari con Red Bull. Serve una reazione. Il Mondiale torna tra due settimane a Barcellona: tutto in diretta su Sky Sport e in streaming su NOW
Serve necessariamente una reazione. La Ferrari a Miami aveva illuso conquistando di forza tutta una prima fila che mancava dal 2019, ma in gara contro Max Verstappen non c’è stata davvero storia. La F1-75 non solo si è dimostrata come nelle aspettative più lenta nei tratti velocissimi di questa pista ma è anche andata in crisi nella gestione gomme, con le medie, là dove si pensava qui potesse essere più forte o almeno competere alla pari con Red Bull. Due decimi al giro più veloce: Mattia Binotto ha quantificato così il deficit che in questo momento sta subendo la Rossa nei confronti dei rivali.
Il secondo e il terzo posto di Leclerc e Sainz per il team principal Ferrari non sono stati una delusione, ma c’è la consapevolezza che da Barcellona bisogna già cambiare passo se si vuole davvero lottare per questo mondiale. Dopo aver spremuto al massimo la prima versione della F1-75 in Spagna arriverà il primo grosso pacchetto di aggiornamenti. C’è fiducia che possa rimettere le cose alla pari con la RB18 ma andrà comunque e soprattutto dimostrato.
Verstappen con un mezzo all’altezza è stato ancora una volta micidiale e ha rosicchiato altri punticini preziosi a Leclerc, che rimane leader ma ora le lunghezze che li separano sono 19, meno di un GP, considerando che ha alle spalle già due zeri per affidabilità e quando è arrivato al traguardo l’olandese ha quindi sempre vinto. In gara a Miami ci sono stati alcuni vuoti ma la Ferrari ha tutto per reagire: piloti, macchina e possibilità. Con coraggio verso l’obiettivo prefissato.