F1, per Leclerc una vittoria liberatoria al GP d'Austria

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Al monegasco questa vittoria serviva come l’aria, non tanto per la classifica quanto per il morale dopo settimane difficili e piene di pensieri. Cercava conferme, è andato a cercarsi l’abbraccio sincero e forte dei suoi uomini. I punti recuperati a Verstappen sono solo 6 ma questo risultato pesa. Peccato pe Sainz: la Ferrari ha vinto senza se e ma, ora per convincere serve l’affidabilità. Il Mondiale torna il 24 luglio in Francia: diretta Sky

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Una vittoria liberatoria. L’ha vissuta così Charles Leclerc tornando a tagliare finalmente il traguardo davanti a tutti dopo tre mesi esatti e cinque gare in cui non era nemmeno più salito sul podio. Sofferta e gestita da vecchio eroe fino alla bandiera a scacchi anche per un problema all’acceleratore che rimaneva bloccato al 20-30% e che gli ha tolto il fiato per qualche giro. In sette giorni la Ferrari è tornata a battere Verstappen e la Red Bull in maniera schiacciante con una monoposto che è stata superiore in tutto: gestione gomma, trazione e velocità. 

C’era la consapevolezza in squadra che rispetto alla Sprint si potesse avere più prestazione in configurazione gara vera, ma non in questo modo. E soprattutto non ci si aspettava una RB18 così debole sulle gomme. Al monegasco questa vittoria serviva come l’aria, non tanto per la classifica quanto per il morale dopo settimane difficili e piene di pensieri. Cercava conferme Leclerc, come è andato a cercarsi l’abbraccio sincero e forte dei suoi uomini. I punti recuperati a Verstappen sono solo 6 ma questo risultato era più necessario per lui. Al giro di boa della stagione i diretti protagonisti sono convinti tutti di una cosa: che questo mondiale sarà tirato fino alla fine e che saranno i dettagli a fare la differenza come essere granitici. 

A farne amaramente le spese al Red Bull Ring è stato Carlos Sainz mentre stava facendo una gran gara. In fumo prima il motore poi a fuoco la monoposto intera con alcuni attimi di tensione. Ad approfittarne Hamilton sul podio per il secondo fine settimana di fila. La Ferrari ha vinto senza se e ma, ora per convincere serve l’ultima cosa, l’affidabilità.