Nel corso del 44esimo giro il pilota giapponese ha fermato la sua Alphatauri a bordo pista sostenendo che una gomma non fosse stata fissata bene dopo il pit stop. A seguito della smentita del team Tsunoda è ripartito e ha completato un giro con le cinture di sicurezza slacciate. Dopo un'ulteriore sosta per cambiare le gomme e sistemare le cinture, la scuderia ha dato ordine al pilota di fermare la macchina. Al termine della gara il pilota è stato sanzionato con una reprimenda
Yuki Tsunoda è stato convocato dai commissari al termine del GP di Zandvoort. Il pilota dell'Alphatauri nel corso del quarantaquattresimo giro ha fermato a bordo pista la sua monoposto, sostenendo che una ruota non fosse stata fissata bene dopo il pit stop. Dopo il contrordine del team il pilota giapponese è ripartito e ha percorso un giro con le cinture di sicurezza slacciate, cosa vietata dal regolamento. A detta del pilota, intervistato a fine gara, le cinture erano "solo" non strette abbastanza.
Tsunoda, il ritiro e la convocazione dai commissari
Tsunoda, successivamente, è rientrato ai box per cambiare di nuovo le gomme e soprattutto per sistemare le cinture di sicurezza. Dopo aver montato gomme rosse ed esser uscito dalla pit lane, però, l'Alphatauri ha chiesto al pilota di fermare la macchina. Una situazione che ha causato una virtual safety car, situazione della quale ha potuto beneficiare Verstappen che ha effettuato un pit stop "gratis", senza perdere secondi dagli avversari. Al termine della gara il pilota giapponese è stato convocato dai commissari.
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La decisione dei commisari: reprimenda al pilota
Nessuna penalità al pilota, solamente una reprimenda. La Fia ha comunicato che i meccanici Alphatauri avevano avvitato correttamente la gomma, ma che sulla monoposto c'era un problema con il differenziale. Per quanto riguarda le cinture, invece, dal momento che per la Fia "è impossibile determinare esattamente in che misura la cintura di sicurezza fosse stata allentata dal pilota", Tsunoda non è stato penalizzato.
