Non c'è l'ufficialità, ma come anticipato da Helmut Marko, consulente Red Bull, il pilota australiano tornerà nel team anglo-austriaco nel ruolo di terza guida da condividere con Lawson. Il team prima smentice, poi l'apertura di Horner. Per Daniel, che a Sky Sport F1 ha confermato la trattativa, nessun addio alla F1 dopo la fine del rapporto con la McLaren. Qui ripercorriamo la sua storia. L'ultimo GP di Abi Dhabi live su Sky, in 4K e in streaming su NOW
YAS MARINA, LA DIRETTA DI LIBERE E QUALIFICHE
RICCIARDO, FUTURO DECISO?
- Abu Dhabi non sarà il GP del doppio addio alla F1: se da un lato è certo quello di Vettel, dall'altro è più chiaro il futuro di Ricciardo. Dopo il mancato rinnovo con McLaren, non ci dovrebbe essere un anno sabbatico o un'altra categoria per il 33enne australiano. Come anticipato da Helmut Marko, consulente Red Bull, Daniel farà parte del team anglo-austriaco nel 2023 come 3° pilota con Lawson. Sarebbe un ritorno dopo l'esperienza dal 2012 al 2018 con Toro Rosso e, appunto, Red Bull. Tra smentite e "contro-smentite", ecco la sua storia.
DALLA MOSSA RICCIARDO, AGLI ANNI DIFFICILI
- Daniel per molto tempo è stato una certezza della Formula 1. La "mossa Ricciardo" è l'espressione che spesso abbiamo sentito quando Daniel metteva la freccia per superare gli avversari; un po' come il "gol alla Del Piero" o il rovescio a due mani di Beppe Merlo. Un marchio, insomma, che però negli ultimi tempi si è smarrito. Ma perché?