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Formula 1, il Ceo Domenicali: "Vedo questo sport sempre più aperto verso altri mondi"

L'INTERVISTA

Il Ceo di Formula 1 a Sky Sports sul presente e sul futuro di questo sport: "Stiamo creando relazioni e grande intensità attorno a noi. In molti si stanno avvicinando". Sul suo ruolo: "Rimpianti? No, ma di sicuro nel mio approccio nelle cose agirò in modo differente". Infine il rapporto con la FIA e le polemiche degli ultimi giorni sul "bavaglio ai piloti"

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"Rimpianto è una parola forse troppo grande, ma di sicuro nel mio approccio alle cose in determinate circostenze agirò in modo diverso". Così Stefano Domenicali, Ceo di Formula 1, a meno di un mese dall'inizio del Mondiale 2023 si racconta e spiega la sua visione su questo sport in 'unintervista a Sky Sports: "Credo faccia tutto parte di un normale percorso di apprendimento, ma non è un grosso problema in termini di rimpianti".

Il futuro della Formula 1, una continua crescita

"Per gli anni che verranno vedo il nostro sport lottare come il più grande campionato del Motorsport anche in termini di business e intrattenimento - ha aggiunto il 57enne imolese -. Stiamo dando forma a questo sport pensando che non sia solo qiesto, stiamo creando forti e intense relazioni attorno a noi. Diversi mondi si stanno avvicinando sempre più alla Formula 1. Abbiamo il mondo della musica, del business, del cinema. Questo è quello che voglio vedere davvero, una continua crescita".

Il rapporto con la Federazione

"La chiave del successo di tutti gli sport è che ognuno faccia al meglio il proprio lavoro - aggiunge Domenicali - da noi fino ai team e ai piloti. Ma anche la FIA. Dopo che il presidente (Mohammed Ben Sulayem, ndr) si è insediato un anno fa hanno avuto modo di riorganizzarsi e devono completare per tutti questo percorso perché ci siamo messi tutti nelle mani dell'altro. Come presidente Ben Sulayem dovrebbe occuparsi delle cose strategiche e lasciare la quotidianità ad altri come da noi. Spero di continuare a confrontarmi con lui per le decisioni importanti che riguardano il nostro sport".

"Nessuno vuole mettere il bavaglio ai piloti, spero FIA condivida"

"Credo che sia più una questione di rispetto che di procedure - ha spiegato il Ceo sul caso degli ultimi giorni - non credo cambierà qualcosa da come abbiamo fatto negli ultimi anni. A me piace che ci si possa confrontare e parlare di temi extra sportivi ma nel modo corretto, nessuno vuole mettere un bavaglio ai piloti. Spero la FIA condividerà questa mia visione".