F1, Gp Baku: le qualifiche in Azerbaijan viste dalla pista

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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Nel giorno in cui dichiara per l'ennesima volta il suo amore per la Ferrari, Charles Leclerc riporta in pole la Rossa a Baku, mostrando i progressi della SF-23 e tenendosi dietro le due Red Bull. In gara potrebbe essere un'altra storia, ma oggi si deve resettare, con la giornata dedicata alla Sprint. Domenica alle 13 il GP di Azerbaijan in diretta su Sky Sport F1, Sky Sport Uno e in streaming su NOW

GP BAKU, LA GARA LIVE

Una doppia dichiarazione d’amore. Di nuovo a parole, per l’ennesima volta in poche settimane, Charles Leclerc ha voluto rimarcare il suo legame con la Ferrari sperando di non essere ancora frainteso: “Amo la Ferrari, non so più come dirlo, e voglio fare di tutto per vincere con questa squadra e ci crederò fino alla fine”. Ma la dichiarazione più forte e tangibile di una passione infinita per il Cavallino che ha ricamato sul petto è stata quella che ha dato in pista, con un giro perfetto e da togliere il fiato che lo ha portato a conquistare la pole position con un primo settore super e muretti sfiorati di un nulla. E’ la 19^ pole in carriera per il monegasco, la terza qui a Baku, ed è la prima volta che gli riesce su una stessa pista.

 

Si chiude anche un digiuno per la Ferrari che durava da sei gran premi e 189 giorni. Dopo un sospiro liberatorio che si è sentito in mondo visione alla fine delle qualifiche, Leclerc ringraziando la sua squadra ha detto di aver guidato finalmente una “buona macchina”. I progressi nella comprensione di questa macchina che sembra un po’ una diva capricciosa si erano visti già a Melbourne, vanificati poi da errori da parte di entrambi i piloti che erano costati zero punti. Ha poi pagato il lavoro maniacale fatto a Maranello queste settimane, al simulatore e non solo, per arrivare il più preparati possibile ad affrontare un weekend complicato vista la pista e soprattutto il nuovo format legato alla Sprint Race. 

Le buone sensazioni della vigilia sono state confermate da una monoposto che ha fatto progressi, dal potenziale migliore e più incisiva, per usare le stesse parole di Leclerc. Una Rossa che però nel suo essere migliore è stata sicuramente esaltata da chi l’ha guidata e portata per la prima volta in questa stagione in pole, 188 millesimi davanti a Max Verstappen e la Red Bull. La differenza che ha fatto il monegasco è limpida e lampante guardando invece alle difficoltà affrontate da Sainz per tutto il venerdì. Lo spagnolo si è preso 8 decimi dal compagno ma ha portato comunque l’altra Rossa in seconda fila di fianco a Perez. La gara di domenica potrebbe essere un’altra storia, come ha sottolineato Verstappen ricordando con tutta la sua confidenza che avrà solo un pilota da superare, ma intanto Baku continua a rimanere molto tinta di rosso. In cielo e non solo. Ora si resetta tutto però. Perché questa griglia prenderà vita solo domenica mentre il prossimo passo è tornare in qualifica. La Sprint Shootout sarà più corta e con regole tutte sue nell’utilizzo delle gomme, medie-medie-soft, e richiederà quindi ulteriore concentrazione e scaltrezza. Ma con il primo sigillo del fine settimana Charles Leclerc ha già lanciato anche il prossimo guanto di sfida.