Formula 1, GP Canada: cosa ha detto il venerdì anomalo di Montreal

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Mara Sangiorgio

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La pioggia ha lasciato in eredità un venerdì anomalo e interessante. A prendersi la scena davanti a tutti è stata la coppia Mercedes: i passi avanti del team guidato da Wolff sono concreti. La Ferrari sembra alzare la testa. E a Verstappen verrebbe da dire: Max, sei umano anche tu. Tutto il weekend live su Sky Sport F1, in 4K e in streaming su NOW

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A non smentirsi a Montreal per ora è stato il meteo, con la pista che, sul finire della seconda sessione di libere, si è trasformata più che altro in una piscina. Ma per il resto nulla sembra già scritto. Con le prime libere praticamente sfumate per un problema alle telecamere a circuito chiuso, l’unica sessione praticabile è stata la seconda, allungata anche di novanta minuti, come ai bei vecchi tempi. Lo scenario inedito, insieme al meteo che ha scombussolato solo il finale di lavoro, hanno lasciato in eredità un venerdì anomalo e interessante da commentare.

 

A prendersi la scena davanti a tutti è stata la coppia Mercedes, con un Lewis Hamilton tornato alle origini su una pista dove ha vinto ben sette volte e centrato sei pole, ha messo per 27 millesimi la sua W14 davanti a quella del compagno. I passi avanti del team guidato da Wolff sono concreti ed evidenti, ma a favorire il duo Mercedes in questa circostanza è stata anche l’inversione del programma di lavoro, prima il passo gara, poi la simulazione da qualifica, che ha permesso sia a Lewis che a George di sfruttare la pista per fare il giro secco nelle migliori condizioni rispetto agli avversari.

 

Il colpo non è riuscito invece a Charles Leclerc che, sul più bello, non ha potuto chiudere il suo giro veloce a causa della bandiera rossa entrata per l’Alpine di Ocon ferma a bordo tracciato. Ma la Ferrari sembra alzare la testa. Sainz terzo, a tre decimi, e Leclerc quinto hanno messo a panino Alonso ma soprattutto fatto vedere un gran bel lavoro sulla distanza. Il monegasco ha infatti impressionato per un ottimo stint con le medie: un miglioramento constante dei tempi che lascia ben sperare per la gara di domenica, là dove questa Rossa ha ancora tanto da dimostrare.

 

Guardando alla classifica dei tempi verrebbe da dire: Max, sei umano anche tu, vista la sesta posizione dell’olandese a quattro decimi dalla vetta. Il due volte campione del mondo non è certo preoccupato per questo, ma ha ammesso candidamente che dossi e cordoli che contraddistinguono questa pista non sono proprio adatti al loro pacchetto. Il suo passo gara invece, come quello di Leclerc, è sembrato forte e competitivo, senza ovviamente stupire più nessuno. Ora tutti di nuovo con il naso all’insù, perché se per domenica il meteo dovrebbe stabilizzarsi, la qualifica potrebbe essere ben movimentata da pioggia e vento. E come ci ha insegnato la storia di questa pista, le sorprese sono dietro l’angolo.