F1, il Mondiale oltre Verstappen: la Ferrari è ancora della partita

DOPO MONTREAL
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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La migliore fotografia sul momento di Verstappen è la battuta di Hamilton: "Ora vincerebbe anche con una mano sola". Max procede la sua corsa indisturbato tra successi e record. L’Aston con gli aggiornamenti brilla solo con Alonso, così come la Mercedes con Hamilton. I tre campioni del mondo hanno esaltato tutti in Canada, ma segnali incoraggianti sono arrivati anche dalla Ferrari. Il Mondiale torna nel weekend del 2 luglio a Spielberg, tutto in diretta su Sky e in streaming su NOW

CRONACA E HIGHLIGHTS DELLA GARA

Vincerebbe anche con una mano sola. La battuta ironica, ma che fotografa bene la situazione che sta vivendo in questo momento Max Verstappen è di Lewis Hamilton. Uno che di vittorie anche facili e di superiorità tecnica ne ha vissute e quindi sa come ci si sente. Il traguardo delle 41 vittorie come Ayrton Senna non fa altro che esaltare il momento d’oro di Max, che è vero che sta guidando una gran macchina, ma è altrettanto vero come sia lui a fare la differenza, guardando ai cinquantuno secondi rifilati al compagno Perez che alla fine è arrivato solo sesto. 

Ma se di solito, parlando di gap, tra Verstappen e gli altri c’è stato quasi sempre un abisso incolmabile, dopo Montreal sembra che per la stagione ci siano le speranze anche di vedere qualche bella battaglia in più.. Dopo la debacle di Barcellona l’Aston Martin, ma verrebbe da dire solo guidata da Alonso, è tornata forte e brillante, aiutata anche da un bel pacchetto di aggiornamenti che l’hanno resa più filante. Lo spagnolo al traguardo è arrivato solo a nove secondi da Verstappen ed è consapevole che per batterlo serve ancora qualcosa di straordinario per ora, ma la verità è che non si è mai sentito così vicino alla vittoria come su questa pista. 

La lotta con la Mercedes, come ha dimostrato la sfida con Hamilton, è più viva che mai, e finalmente anche la Ferrari sembra essere della partita. I due ferraristi qui hanno pagato sicuramente gli errori in qualifica e una partenza a metà griglia, perché per il resto la strategia è stata perfetta, il passo gara anche, per la prima volta in stagione, e persino bilanciamento e consistenza. Sul podio non c’era del rosso, perché Leclerc e Sainz si sono fermati giusto ai piedi, quarto e quinto, ma per la prima volta in stagione dei lampi, anche rossi, ci sono stati.