Formula 1, GP Olanda: Ferrari manca all'appello, che fatica a Zandvoort

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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In un venerdì nel segno dell'arancione - sia per Verstappen che per la McLaren di Norris - l'unica a essere mancata all'appello è stata la Ferrari. La vettura è risultata ostica da guidare per tutti: nel presente si zoppica, nel 2024 si cambierà rotta

GP OLANDA, LA DIRETTA DELLA GARA

È tutto nel nome del color arancione, anche della macchina di chi ha beffato Verstappen per 23 millesimi togliendogli il primo tempo durante la seconda sessione di libere. L’uomo più veloce del primo venerdì di rientro dalla pausa estiva è così Lando Norris, anche se la convinzione di super Max di avere per le mani la monoposto migliore non si è certo scalfita per un secondo posto alla fine di una giornata andata comunque bene e con margini di miglioramento. Che Red Bull sia forte non è certo una notizia. Lo è di più vedere la Williams terza dietro a Verstappen con un distacco di due decimi e mezzo. E tra una McLaren che è ripartita da dove aveva lasciato prima delle vacanze e una Mercedes convinta qui di essere da podio, l’unica a essere mancata all’appello è stata la Ferrari

Ferrari ostica da guidare per tutti

Leclerc ha segnato l’undicesimo tempo a più di cinque decimi dalla vetta, Sainz addirittura il sedicesimo. Con un carico non adeguato a questo tipo di pista la SF-23 è risultata ostica da guidare per tutti, e non solo per il rookie Robert Shwartzman che l’ha testata per la prima volta durante le libere uno al posto di Sainz litigando con un posteriore veramente ballerino. 

 

Efficiente nel terzo settore, quello più veloce, la Rossa nelle parti guidate di questa pista ha fatto davvero fatica. La carenza di carico anche all’anteriore con pista sporca e tanta sabbia si è fatto sentire. La poca aderenza, con mancanza di carico davanti, non ha permesso  quindi di provare più downforce al posteriore come hanno fatto gli avversari e quindi a soffrirne è stato il bilanciamento generale di tutta la vettura. Per trovare guidabilità si è perso in velocità. 

 

Frederic Vasseur a fine giornata ci ha messo anche la faccia per spiegare le difficoltà della sua squadra rassicurando comunque i tifosi sulla possibilità di ritrovare una strada migliore e competitività lavorando sul setup. Intanto le espressioni sulle facce di Leclerc soprattutto, ma anche Sainz, ai box erano tutte un programma. 

 

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Nel 2024 la Rossa cambierà rotta

Mentre nel presente si zoppica, sul 2024 sono arrivare le conferme anche dal direttore tecnico della Rossa Enrico Cardile che si cambierà rotta: “Telaio e posteriore saranno diversi per favorire lo sviluppo aerodinamico. Per noi è perfettamente chiaro quello che abbiamo sbagliato e sappiamo quali sono le nostre debolezze. Non siamo nella terra di nessuno. Ora si tratta di adeguare le caratteristiche della macchina per raggiungere i nostri obiettivi”. 

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Il battesimo di Lawson al posto di Ricciardo

A un futuro più fortunato e roseo dovrà guardare anche Daniel Ricciardo. L’australiano andando a impattare contro le barriere durante la seconda sessione di libere si è fratturato il polso sinistro e dovrà ovviamente saltare il weekend dopo sole due gare dopo il rientro. Al suo posto è già pronto Liam Lawson, pilota del programma Red Bull Junior, al suo esordio assoluto in Formula Uno. E il battesimo su questa pista non sarà una passeggiata.