Formula 1, GP Singapore: una Red Bull che non ti aspetti e una Ferrari quasi perfetta

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

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Una Red Bull irriconoscibile lascia spazio ad una Ferrari che ha iniziato il weekend nel migliore dei modi. È solo venerdì e nelle qualifiche sarà importante centrare il giro secco per poter fare una gara importante domenica, ma Ferrari è arrivata a Singapore ben preparata, già dalle basi. Insieme a lei Mercedes, Alonso e Norris su una McLaren quasi nuova. Tutto il weekend è live su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K e in streaming su NOW

GP SINGAPORE, LA DIRETTA DELLA GARA

È la Red Bull che non ti aspetti, e ad approfittarne per ora è stata una gran bella Ferrari. In tanti, forse tutti, avevano immaginato che le mani avanti messe da Verstappen e Perez alla vigilia di questo appuntamento fossero un po’ di circostanza, e invece è tutto vero. La RB19, soprattutto guidata dall'olandese, è parsa davvero in difficoltà sul toboga asiatico di Marina Bay. Il due volte campione del mondo dopo il terzo posto nelle prime libere, nelle seconde è scivolato addirittura in ottava posizione a sette decimi da Sainz, dietro al compagno Perez. L’astronave Red Bull qui non ha per niente trovato la quadra per adesso: troppo scomposta in frenata, senza il solito guizzo in trazione in uscita dalle curve, sta sicuramente pagando in termini di carico il fatto di non poter andare bassa come al solito con le altezze. Perché Singapore, a velocità in curva e in rettilineo, non è Monaco e quindi anche la RB19 è costretta ad andare un po’ più alta del solito e i continui esperimenti sul setup per ora non stanno pagando. Confusi, in volto e nei dati, avranno una notte intera per trovare il bandolo della matassa, ma intanto a sognare sono altri, partendo dai ferraristi.

Perché se nelle simulazioni del passo gara poi Perez è sembrato forte come al solito, qui il giro veloce e la posizione sulla griglia di partenza conta eccome e la Ferrari ha piazzato per ora due bei uno-due nelle prime due libere, cosa che non succedeva dal Belgio del 2019. In mattinata il più veloce è stato Leclerc, poi Sainz, ma i due ferraristi si sono scambiati le posizioni per pochissimo e sono davvero divisi da millesimi. Non è un’illusione, si può dire eccome, lo ha detto anche Vasseur parlando del miglior venerdì della stagione per la sua squadra: la Ferrari a questo appuntamento, non facile per niente, è arrivata ben preparata già dalle basi. Dopo essere rimasta scottata più di una volta sulle piste ad alto carico qui ha potuto finalmente usare con cognizione di causa un’ala posteriore ad alto carico e la macchina si è adattata subito e bene alle caratteristiche di questa pista. I fantasmi dell’Olanda sembrano lontani, anche se poi sul passo qualcosa da migliorare ancora c’è, come ha dimostrato il lavoro fatto dai piloti sulle gomme medie. 

Ma a Marina Bay sarà molto importante centrare il giro secco nella speranza poi di costruire l’impresa e lo sanno bene tutti. Anche chi si è piazzato vicino alle due Rosse: la Mercedes è lì, Alonso quarto ci crede, anche Norris con una McLaren praticamente nuova è in agguato. Gli altri rimandati. In attesa della reazione Red Bull, la notte di Singapore per ora si è tinta di rosso, ma non è solo che un inizio, inaspettato, da vivere a pieno.