Formula 1, GP Singapore: intelligente, maturo e campione, è il nuovo Sainz

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Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Carlos Sainz non uno che infiamma subito, ma a Singapore ha riportato la Ferrari al successo dopo oltre un anno di digiuno. Intelligente, maturo e campione, lo spagnolo ha raggiunto un livello altissimo, conducendo una gara magistrale da campione vero. Il tutto battendo anche il compagno Leclerc. Tutto il Mondiale è live su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K e in streaming su NOW

GP SINGAPORE, GLI HIGHLIGHTS

Intelligente, maturo, campione. Carlos Sainz non è uno che infiamma e si infiamma subito, ma a Singapore, dopo 434 giorni e 25 gare di digiuno, ha riportato la Ferrari alla vittoria infiammando animi e cuori. Etichettato più di una volta come il gregario di Charles Leclerc, al suo terzo anno in Rosso sta dimostrando che quell’appellativo non solo gli va stretto ma non è proprio il suo. E la gara sul toboga asiatico di Marina Bay ha fotografato in maniera limpida quanto lo spagnolo sia arrivato a un livello che forse non aveva mai raggiunto. La Ferrari a Singapore ha sorpreso tutti ma anche sé stessa per come si è adattata a una pista particolare che ha persino mandato KO la Red Bull, ma l’interprete vero di un fine settimana eccezionale è stato soprattutto Sainz. Dopo un’estate in cui a detta sua si è resettato, allenato e convinto di poter fare ancora di più, è tornato alla guida di una monoposto non certo perfetta centrando due pole position in tre gare, salendo sul podio di Monza e chiudendo il cerchio qui con una gara magistrale da campione vero

 

Mentre Charles Leclerc sta faticando con una macchina che lo costringe più volte a prendersi dei rischi e fare qualche sbavatura, lo spagnolo ora è sicuramente più in sintonia con un mezzo che gli sta anche permettendo di battere il compagno là dove di solito era inavvicinabile per lui, ovvero sul giro secco. Conquistare la partenza al palo tra queste curve e barriere è stato il primo passo per Sainz per costruire la sua impresa. Poi i sessantadue giri di Singapore sono stati come una lunga partita a scacchi giocata su posizione in pista, strategie, gestione e gran sangue freddo. E la firma finale è stata di quelle che in pochi dimenticheranno.