F1, GP Giappone 2023: le qualifiche a Suzuka viste dalla pista

Formula 1
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Verstappen traccia un solco profondo di 581 millesimi, un distacco così tra la pole e il secondo in griglia non capitava da 20 anni. Dietro la battaglia potrebbe scatenarsi tra le umane McLaren, Ferrari e Mercedes. In casa rossa sembra essere tornata la fiducia anche nel ritmo sulla distanza per potersela giocare con gli avversari dello stesso livello. Tutto il fine settimana è in diretta su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, in 4K e in streaming su NOW

GP GIAPPONE, LA DIRETTA DELLA GARA

E’ il Max Verstappen che ti aspetti. Inumano e ingordo. A Suzuka voleva dimostrare a tutti che dietro la debacle di Singapore della sua squadra non c’era nessun strano segreto o effetti di qualsiasi direttiva tecnica e così ha fatto. Il solco profondo di 581 millesimi di distacco tra la pole e il secondo in griglia sulla pista giapponese non capitava da 20 anni. Ma Verstappen è così, forte e sportivamente strafottente da osare e riuscire là dove il suo compagno a parità di mezzo continua a zoppicare, considerando i sette decimi rifilati a Perez che partirà invece quinto. E’ la pole position numero 29 per lui e a cifre esattamente invertite la 92^ per la Red Bull, al quale basta conquistare un punticino su Mercedes e non perderne 23 su Ferrari per indossare, dopo la gara, la maglia da campioni dei costruttori con sei gare di anticipo sulla fine della stagione.

 

Sarà il sesto titolo per la squadra di Christian Horner, che gongola cullando il suo gioiello nel box. Max si aspetta senza nasconderlo una gara solitaria se tutto andrà via liscio. La battaglia potrebbe scatenarsi dietro tra le umane McLaren, Ferrari e Mercedes. Oltre alla non-sorpresa Verstappen anche la McLaren sulle veloci curve di Suzuka ha detto la sua come ci si aspettava. A giocare uno scherzetto a Norris ci ha pensato però il giovane compagno Piastri che lo ha beffato di 35 millesimi conquistando per la prima volta in carriera la prima fila.

 

La monoposto papaya ha fatto tutta la differenza su Ferrari nel primo settore, quello dove contano il carico soprattutto e di conseguenza anche la precisione di guida. Leclerc, quarto, non ha infatti rimpianti sui giri fatti in qualifica e sa che in gara sul passo la lotta sarà veramente serrata. Nonostante su questa pista il degrado sarà importante, in casa Ferrari sembra essere tornata la fiducia anche nel ritmo sulla distanza per potersela giocare con gli avversari dello stesso livello, come confermato dal team principal Vasseur. Sainz invece, rispetto a Leclerc, ha patito di più nella costruzione nel fine settimane tra prove e cambi set-up e a quasi un secondo dalla pole partirà sesto.

 

Se la Ferrari può ritenersi comunque in parte soddisfatta su una pista difficile per le caratteristiche della SF-23, non può esserlo altrettanto Mercedes. Settimo Hamilton e ottavo Russell, i due alfieri di Toto Wolff sperano di riprendersi come al solito nella gestione del passo in gara per dare fastidio quanto meno alle Ferrari, anche in ottica campionato. Battaglia ci sarà, e anche per veder guidare Super Max con la sua astronave qui, vale tutta la fatica di una sveglia all’alba.