Formula 2, Pourchaire è campione 2023. Feature Race di Abu Dhabi vinta da Doohan

AD ABU DHABI

Lucio Rizzica

FOTO da @Formula2 · X
f2_pourchaire_campione_2023_abu_dhabi_x

Il francese dell'ART ha vinto il campionato 2023 di Formula 2: nella Feature Race di Abu Dhabi chiude quinto e racimola i punti necessari per conquistare il trionfo. Non sono bastati a Vesti le 6 vittorie stagionali e un'ultima gara tutto cuore per ribaltare la situazione. Fa festa anche Doohan, primo al traguardo nella decisiva Feature Race. Alle 14 l'ultimo GP della stagione in F1: diretta Sky e streaming su NOW

GP ABU DHABI: LA GARA LIVE

Theo Pourchaire è il campione 2023 della Formula 2. La decisiva Feature Race di Abu Dhabi la vince Doohan, con Vesti che va sul podio e ce la mette tutta per giocarsi il titolo, ma alla fine per il francese della ART sono arrivati i punti necessari per ottenere il trionfo. 

Il programma che propone la vigilia dell’ultimo appuntamento della stagione di Formula 2 di Yas Marina è -nel 2023- diametralmente l’opposto di quanto raccontato dal campionato dell’anno precedente, letteralmente dominato dal brasiliano Felipe Drugovic. All’ultima Feature Race dell’anno si arriva con due piloti ancora potenzialmente in grado di contendersi il titolo della categoria. Paradosso vuole che in testa alla classifica generale -e pertanto favorito d’obbligo- ci sia il francese del team transalpino ART Théo Pourchaire, trionfatore una sola volta nel corso del campionato e costretto da una brutta qualifica a schierarsi solo in settima fila al via. A contendergli l’alloro c’è il danese Frederik Vesti, alfiere dell’italianissimo team Prema, che invece per ben sei volte è salito sul gradino più alto del podio in stagione, l’ultima delle quali proprio nella gara Sprint del sabato che ha preceduto questa vera e propria finalissima. Ma tutto questo non è bastato. Scatterà davanti al leader del campionato, dalla quinta fila, ma costretto a recuperargli ancora sedici punti per cercare di acciuffare almeno l’ex aequo in graduatoria e far valere il più consistente numero di vittorie parziali, altrimenti inutile. Vietato sbagliare, dunque, per entrambi i duellanti, obbligati a prendere il via in mezzo al gruppo di auto rombanti di colleghi che ancora vogliono mettersi in mostra e cercare un ultimo guizzo, un colpo di reni, un posto al sole per il prossimo anno. 

In prima fila, nel pieno rispetto dei tempi realizzati in qualifica, i due compagni di avventura nell’Academy Alpine: Jack Doohan (Virtuosi), ieri sesto, e Victor Martins (ART), desideroso di legittimare il titolo di rookie della stagione dopo un sabato incolore e contrassegnato da un tamponamento nelle prime curve. Due macchine ferme al giro di formazione: Mason e Colapinto. Allo spegnimento dei semafori è bagarre per conquistare la testa in prima curva, con tanti rischi in mezzo al plotone per chi sopraggiunge a centro gruppo. Vesti e Pourchaire sono costretti a stare molto attenti e correre sulle uova, ma il danese sa che purtroppo deve andare a prendersi i punti che al via sono necessari più a lui per crederci ancora che a Pourchaire per la difesa della leadership. Al francese potrebbe bastare controllarlo dalle retrovie e arrivare quarto, anche lasciando Vesti andare a vincere. Parte bene Doohan, con Maini a ruota. Pulita la partenza anche in mezzo al gruppo. Vesti è ottavo, Pourchaire undicesimo. Strategie diverse per i due protagonisti annunciati. 

Al settimo giro rientra per il cambio gomme Pourchaire. Inizia il carnevale delle soste, Pourchaire fa segnare il giro veloce. Al decimo giro rientra anche Doohan e rimane in testa Martins. Il muretto chiede a Vesti dieci giri da qualifica fra la decima e la ventesima tornata, prima del rientro il pit lane. Mentre Pourchaire continua a segnare giri veloci. Bearman sulle tracce di Pourchaire, chiara la strategia della Prema di sorpassare il francese per rallentarlo con la seconda macchina, ma il britannico si complica un po’ la vita con un piccolo errore e perde 2”5 e poi anche la posizione, sorpassato da Hauger e costretto al ritiro a 15 giri dal termine. Al 23° giro rientra al pit Vesti, uscendo poi alle spalle proprio di Pourchaire. Si ritira intanto Verschoor. Con Martins e Leclerc si completano i pit stop. Nove giri al termine.  A otto giri dal termine Vestie Pourchaire battagliano con Maini. Mentre Martins e Leclerc segnano il giro veloce. Pourchaire si fa prendere dalla frenesia e rischia di commettere un grave errore di ingenuità.

A sei giri dalla fine Vesti sorpassa Pourchaire, che intanto viene investigato per la forzatura del sorpasso precedente su Maini. Vesti è quarto all’inseguimento di Maloney a tre giri dalla fine, quando viene esposta una virtual safety car per un problema a Mason. All’ultimo giro si presenta in testa Doohan, davanti a Martins (giro veloce) e Vesti -autore di un sorpasso con brivido e contatto ai danni di Maloney a tre curve dalla fine. Il danese sale sul podio, ma il titolo 2023 va a Théo Pourchaire che, dopo il traguardo, si scioglie in un pianto liberatorio via radio, con il muretto. L’ART conquista anche il titolo a squadre. Un finale nel quale Pourchaire ci ha messo ancora tanto del suo per buttare via un’altra grande occasione, ma il vantaggio era tale che davvero era difficilissimo perdere il titolo. Di sicuro ha vinto il pilota più costante e meno sfortunato, non certo il più vincente: “Ho dato tutto, ho fatto fatica in questo week end davvero stressante, sono orgoglioso del team, ringrazio tutti, la mia famiglia, tornerò a casa con il titolo finalmente… Quando ho perso il campionato di F3 con Piastri -che ora è in F1- mi sono sentito morire, grazie per aver creduto in me, non so cosa farò il prossimo anno ma spero di avere anche io una chance in F1 presto”. Théo Pourchaire, pilota della Sauber Academy, in questo 2023 non ha dominato, non ha vinto di forza né di velocità pura, ma alla fine ha vinto. E chi vince ha sempre ragione.