F1, la Ferrari nel Mondiale 2024: solida, equilibrata e veloce

Formula 1
Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

Il 2024 sarà il primo vero anno della gestione Vasseur: la Ferrari ha chiuso il Mondiale in crescendo, lo dicono i numeri. Battere la Red Bull è una chimera, ma la Rossa deve diventare una candidata al Mondiale per tradizione e storia. E poi ci sono il talento di Leclerc e la solidità di Sainz: l'Everest è tutto da scalare, ma a Maranello hanno cominciato a scalare la vetta

L’anno che verrà sarà per la Ferrari il primo vero anno di Frédéric Vasseur come team principal. L’anno scorso entrò a far parte della ‘Rossa’ il 9 gennaio, ma fu più una presa di posizione e coscienza di ciò che si sarebbe trovato a gestire. Come noto, in Formula 1 le nuove gestioni hanno sempre bisogno di un lungo periodo di adattamento, prima per insediarsi, poi per mettere nelle migliori condizioni di lavoro i componenti del team e amalgamare a loro possibili nuove risorse provenienti dall’esterno. Quest’ultime, secondo le regole del gardening, si concentreranno maggiormente sulle stagioni 2025 e 2026. Questo, però, non deve essere una scusante. In vista della prossima stagione ci sarà l’Everest da scalare, dando uno

sguardo alla scorsa si è potuta notare una Ferrari a due facce: nella prima parte dell’anno è sembrata stare alla base di questa grande montagna, ad osservare, senza capire da dove cominciare. Nella seconda, invece, ha lasciato il campo base e ha cominciato a puntare alla vetta. 

Ma la vetta è ancora lontana, la salita è difficile, specie negli ultimi metri dove ad oggi c’è la Red Bull. Vasseur ha fatto un ottimo lavoro da uomo di pista, lui che da sempre è responsabile di diversi team, fin dalle vittorie nelle categorie minori. Figura fondamentale nel trasmettere la giusta tranquillità ai piloti soprattutto nei momenti più duri della passata stagione. In questo senso viene rinnovata la, meritata, fiducia a Charles Leclerc che, dal canto suo, ha l’onere di dover continuare a lavorare su sé stesso per trovare maggiore consapevolezza: vorrebbe vincere tutte le gare ma non è sempre possibile e spesso è necessario puntare al massimo che il momento consente. Da questo punto di vista è più preparato il suo compagno di squadra, Carlo Sainz, pilota esperto che, con una macchina potenzialmente da quinto posto, porta a casa il massimo possibile. Ma se si parla di potenziale, il talento e la velocità di Charles, a parità di monoposto, lo rendono uno dei principali candidati a spodestare Verstappen dal trono del campione. 

 

Durante l’anno sono migliorate le strategie, sono migliorati i pit-stop e si è notata una grande collaborazione tra Vasseur e i suoi responsabili per eliminare i punti deboli riconosciuti. Il principale obiettivo è quello di avere a disposizione per la prossima stagione una vettura competitiva: un mix tra quella della passata annata - con il motore, la velocità, le curve lente e la trazione come punti di forza – e la grande velocità in curva figlia della Ferrari 2022. Dove potrà arrivare la Rossa lo si vedrà già dai primi test, e le prime gare. Filtra un cauto ottimismo dai test al simulatore con la nuova monoposto, che verrà svelata a febbraio 2024, tuttavia, rimarrà secretato, perché Vasseur ha imparato la lezione: vietato cantare vittoria in anticipo.

 

Da riconoscere il grande lavoro del team sul finale di stagione: Ferrari è il team che, dopo Red Bull, ha collezionato più punti nelle ultime gare, dall’ultimo aggiornamento di fondo. Un fatto importante perchè prima di quest’anno, come ha ricordato anche lo stesso Vasseur, lo storico racconta di una Rossa che tende sempre a partire forte per poi calare sul finale dell’anno. Resta perciò il lato positivo di aver chiuso l’anno

ad alta intensità. Battere la Red Bull è una chimera, ma mai come quest’anno il campionato d’inverno regala una Ferrari solida, con motivazioni e consapevolezza, con la testa improntata solo al lavoro. Tre le parole d’ordine date da Vasseur: keep pushing, continuare a spingere, never give up, mai arrendersi, nothing in impossible, niente è impossibile. Se questi tre concetti si riveleranno le principali caratteristiche della stagione, allora ci ci si potrà aspettare un ottimo 2024 da parte di una Ferrari che, ad oggi, non è candidata al Mondiale, ma lo deve diventare per tradizione e storia.