Massa non molla, vuole risposte: via alla causa per il Mondiale 2008

'crash gate'

L'ex pilota Ferrari fa causa a F1 e FIA per il 'crash gate' di Singapore e il Mondiale 2008 perso poi all'ultima curva del GP Brasile: "Ho sempre detto che avrei lottato fino alla fine. Ora cercheremo di avere giustizia in tribunale", ha spiegato Massa ai media brasiliani

L'ULTIMA INTERVISTA DI MASSA A SKY

Felipe Massa non si arrende e fa causa alla Fédération Internationale de l'Automobile (FIA) e alla Formula1. Ovviamente stiamo parlando del Mondiale 2008, prima vinto e poi perso dall'allora ferrarista, beffato per un punto da un sorpasso in extremis di Lewis Hamilton nell'ultimo GP del Brasile ai danni del tedesco Timo Glock. Ma l'oggetto della causa non è il finale convulso di Interlagos, ma quanto accaduto a Singapore un mesetto prima, il cosiddetto "crash gate" di Marina Bay. Quando cioè Piquet junior andò a sbattere contro il muro, una decisione che, secondo Massa, sarebbe stata decisa a tavolino dalla Renault per favorire la strategia di Fernando Alonso, allora compagno del figlio d'arte. Da allora sono passati 16 anni, ma Massa non si è mai arreso sulla questione. E oggi porta FIA e F1 in tribunale: "Ho sempre detto che avrei lottato fino alla fine. Ora cercheremo di avere giustizia", ha spiegato l’ex pilota Ferrari ai media brasiliani.

Le dichiarazioni di Ecclestone

La causa è stata intentanta solo ora, a distanza di 16 anni, in seguito ad alcune dichiarazioni di Bernie Ecclestone rilasciate a una testata tedesca, F1-Insider, nel marzo 2023. Intervista in cui l'ex patron della F1 afferma che Massa avrebbe dovuto vincere il Mondiale 2008 ed "è stato privato di un titolo che avrebbe meritato". Massa che, attraverso lo studio legale brasiliano Vieira Rezende Advogados, ha chiesto anche un risarcimento danni

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Cosa era successo a Singapore

Torniamo allora a quel 28 settembre 2008 a Singapore. Massa era al comando della gara al momento dell'incidente di Piquet Jr, ma alla fine finì fuori dalla zona punti. A Marina Bay trionfò Alonso, che beneficiò del crash del compagno e precedette sul traguardo Nico Rosberg e Hamilton. Dopo lo schianto dell'allora pilota Renault, le due Ferrari di Massa e Raikkonen furono costrette al pit-stop ai box. Nel caos del momento, il brasiliano fu fatto partire con il bocchettone del rifornimento ancora attaccato alla sua monoposto. Uno zero in classifica pesante per lui, in un campionato poi deciso nelle ultime curve del GP conclusivo in Brasile. 

Il drammatico finale in Brasile

Come detto Massa, che si era presentato all'atto conclusivo della stagione con 7 punti di ritardo da Hamilton, vinse il GP di casa del 2 novembre successivo, tagliando il traguardo da campione del mondo. Una gioia durata solo 38 secondi: prima della rimonta di Hamilton su Glock, in crisi con le gomme, e del sorpasso alla terz'ultima curva.

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