F1: Hamilton in rosso, Mercedes sogna Max. Sainz dove va? Il punto sul mercato piloti 2025
Formula 1Dodici piloti su venti hanno il contratto in scadenza a fine 2024, si apre il domino del mercato piloti: Lewis va in Ferrari, Mercedes risponde sognando Verstappen. Sainz non ha ancora deciso, Aston Martin intanto è alla finestra. Il punto sul mercato piloti 2025
Appena due gare corse, altre ventidue nella stagione più lunga di sempre, ma già un occhio è puntato sul 2025. Addirittura dodici piloti su venti hanno il contratto in scadenza a fine 2024 e se quest’anno la griglia è la stessa che concluso la scorsa stagione – prima volta nella storia – per il prossimo anno ci si può attendere parecchi cambiamenti. Uno, forse il più importante della moderna era della Formula 1, è già stato ufficializzato con il passaggio di Hamilton in Ferrari. Questo apre un posto in Mercedes e diversi scenari per Carlos Sainz. In questo momento Ferrari e McLaren sono le uniche scuderie ad avere entrambi i piloti sicuri per la prossima stagione. A Maranello, il sette volte campione del mondo affiancherà Leclerc fresco di rinnovo, mentre a Woking Norris e Piastri hanno prolungato il loro accordo.
Red Bull: Perez in scadenza, occhi su Ricciardo-Tsunoda
In Red Bull, Sergio Perez è a fine contratto. Il buon inizio di stagione saldamente alle spalle di Verstappen per chiudere le doppiette del team austriaco è quello che gli viene richiesto, ma già da metà 2023 le voci su uno scarso gradimento per le sue prestazioni, soprattutto del super consulente esterno Helmut Marko, avevano preso corpo. Ricciardo e Tsunoda, anche loro in scadenza con Racing Bulls, sono sempre i primi ad essere tenuti d’occhio in quanto piloti già di casa. In ottica più Visa CashApp c’è anche da considerare la posizione di Liam Lawson che lo scorso anno aveva sostituito per quattro gare l’australiano, infortunatosi a Zandvoort, con buoni risultati.
Ma la Mercedes sogna Verstappen. E Sainz...
Verstappen è saldo sul sedile della Red Bull con un contratto fino a fine 2028, ma il caos a Milton Keynes ha aperto voci di (fanta)mercato su un possibile addio direzione Mercedes - “Non chiudiamo la porta”, sogna Toto Wolff – ma soprattutto la possibilità di avere la monoposto più ambita per il prossimo mondiale. Sainz non ha ancora deciso – “Mi prenderò del tempo per valutare le opzioni migliori”, ha dichiarato dopo l’addio alla Ferrari – e potrebbe rientrare nei pensieri della scuderia austriaca per quello che sarebbe un ritorno in famiglia. Ma un sedile libero in Red Bull può far gola anche a Fernando Alonso, in scadenza con Aston Martin. Sul suo futuro è stato misterioso, ma avere una macchina certamente competitiva per il titolo a 44 anni – che compirà a luglio 2025 – è un obiettivo. Anche Mercedes potrebbe puntare sull’esperienza dell’asturiano al fianco di George Russell, sia per provare a vincere subito che per lasciare ancora tempo a Kimi Antonelli di crescere senza pressioni, parola di Toto Wolff.
Aston Martin nelle mani di Stroll
Aston Martin è legata al futuro di Lawrence Stroll. Finché il magnate canadese avrà intenzione di investire nella scuderia il posto in auto per il figlio Lance sembra garantito. Nel garage del team c’è sempre il brasiliano Felipe Drugovich, terzo pilota brasiliano che è già salito in macchina in alcune libere dello scorso anno, e attende di conoscere il proprio futuro. Aston Martin può essere un’opzione anche per Carlos Sainz perché come detto lo spagnolo non scarta nulla a priori ed è disponibile ad ascoltare chiunque possa garantirgli un progetto solido a medio lungo termine. Molto probabilmente il domino partirà una volta che Alonso avrà sciolto le riserve.
Il punto su Haas e Williams
Anche Haas a fine anno dovrà prendere una decisione sulla coppia per il 2025. Nel 2022 aveva tentato la rivoluzione prendendo due rookie come Mick Schumacher – ora in Mercedes e alla ricerca di un sedile per il prossimo anno – e Nikita Mazepin. La stagione problematica però aveva convinto Gunther Steiner ad affidarsi a guide esperte. Ora però alla guida del team c’è Komatsu che potrebbe prendere altre strade e di fatto si è già ritrovato Magnussen e Hulkenberg confermati quando è salito in carica a inizio gennaio. Haas, ovviamente, monitorerà tutta la stagione le prestazioni di Oliver Bearman, ancor di più dopo il brillante esordio a Gedda. Lo scorso anno l’inglese aveva già stupito Steiner per la sua guida nelle libere che aveva fatto con il team americano in Messico e ad Abu Dhabi.
In Williams, Alexander Albon ha già un contratto per il prossimo anno. Il team principal James Vowles l’ha tolto dal mercato già dalle prime giornate di test in Bahrain e gli ha chiesto pazienza per un progetto ambizioso, fissando però addirittura come data il 2028. Già l’anno scorso il thailandese era tornato a far parlare molto di sé grazie a una seconda metà di stagione veramente di alto livello, tanto da lasciar ipotizzare un suo ritorno nella famiglia Red Bull dopo le difficoltà del 2020. Nell’altro lato del box, Sargeant ha guadagnato la conferma con un accordo annuale sul finire del 2023 ma ha bisogno di migliorare le prestazioni. Il confronto con il compagno lo scorso anno infatti ha recitato un impietoso 27 a 1 in termini di punti.
Sauber, tra incertezza e rivoluzione
In casa Stake invece c’è totale incertezza. A fine anno termineranno i contratti sia di Bottas che di Zhou. Il finlandese viene da un paio di stagioni sottotono e da un confronto molto livellato con il compagno, già riproposto in questo inizio di stagione. Sauber diventerà Audi ma solo a partire dal 2026 e l’accordo con l’azienda tedesca può aprire diversi scenari. Su tutti quello dell’arrivo di Sainz, anche visto lo stretto rapporto che ha Carlos Senior con la casa a quattro cerchi. Rimane l’interrogativo sulla possibilità di vederlo in Sauber già nel 2025, ma gli scenari che si sono aperti nei top team possono frenare questa idea. Occhio anche Zane Maloney, pilota dell’academy, e al momento leader del campionato di F2 oltre che terzo pilota della scuderia. C’è molto gradimento – ricambiato - anche per Esteban Ocon, anche lui in scadenza a fine anno come il compagno di squadra Gasly. Ma mentre Pierre sembra più saldo nel progetto Alpine, Esteban può anche valutare di cambiare aria dopo quattro anni alla guida del team francese e un inizio problematico di 2024.
Ovviamente al 'totonome' dei piloti già in griglia vanno aggiunti quelli dei giovani che si metteranno più in mostra durante la stagione di F2. Ventidue gare ancora da correre ma già dodici sedili da assegnare. Ancora di più quest’anno con l’anticipazione dell’accordo tra Hamilton e Ferrari a motori ancora spenti a fine gennaio che ha dato il via alle chiacchiere di radio paddock.