La SF-24, che ha chiuso al comando le libere a Melbourne con Leclerc, ha ottenuto un miglioramento di oltre 2” rispetto allo scorso anno. Per infastidire davvero la Red Bull servirà uno sviluppo dell’assetto prima di tornare in pista. Al momento due le aree più critiche: mancanza di efficinenza a DRS aperto e una leggera difficoltà nei cambi di direzione. Si riparte alle 2.30 con le FP3, pole alle 6: tutto live su Sky Sport F1 e in streaming su NOW
Il tempo di 1’17”277 di Charles Leclerc ha consegnato la prima posizione al monegasco, con un miglioramento di oltre due secondi (di cui mezzo secondo attribuibile alla mescola più morbida a disposizione quest’anno) rispetto allo scorso anno e dei miglioramenti importantissimi nelle curve a media e alta velocità dove conta il carico. Ferrari parte da una base buona che però deve sviluppare se vuole provare a infastidire veramente Red Bull, in particolare l’evoluzione di pista richiederà uno sviluppo dell’assetto nel corso della notte. Le difficoltà della Rossa oggi si possono individuare in due aree, la prima è la mancanza di efficienza a DRS aperto che potrebbe rendere le battaglie in pista più difficili domenica, l’altra è una leggera difficoltà nei cambi di direzione nella chicane veloce e sull’ultima curva; dall’altra parte la SF-24 si è dimostrata molto forte in tutte le tipologie di curva, specialmente a media e bassa velocità, e ha retto nei rettilinei forse grazie ad una modalità leggermente più spinta in alcuni tratti della pista. Anche partendo dalla Pole Position sarà molto difficile scrollarsi di dosso le Red Bull, o eventuali rivali, viste le quattro zone di DRS disponibili dal secondo giro.
Red Bull è stata protagonista di una giornata non perfetta, prima con un errore di Max Verstappen che ha causato dei danni al fondo della sua RB20, ma soprattutto con un assetto non perfetto che ha compromesso la prestazione nel giro con poca benzina ma specialmente nelle simulazioni di passo gara, con tanto degrado. Ferrari è riuscita a limitare questo fenomeno sulle anteriori, e lo stesso Helmut Marko ha riconosciuto la bontà dello stint di Leclerc: “Nei long run sono stati impressionanti. Per quanto ci riguarda, il nostro set up non è ancora ottimo”. Le possibilità di una gara a due soste sembrano aumentate dopo le prime due ore di prove libere, e sia Ferrari che Red Bull si sono tenute da parte due treni di medie e due treni di dure per pilota, indicando che c’è ancora molta incertezza su quale sia la migliore strategia per i 58 giri di domenica; nonostante l’evoluzione di pista Pirelli crede che il graining continuerà a manifestarsi nel corso del fine settimana quindi sarà importante tenerlo sotto controllo, come ha fatto piuttosto bene la SF-24 oggi.
Le difficoltà della Mercedes
Più indietro il trio di McLaren, Aston Martin e Mercedes sembra essere qualche decimo in ritardo rispetto a Ferrari; McLaren ha mostrato una velocità in rettilineo migliore rispetto a Jeddah grazie a una modifica sull’ala e simile alla Rossa, ma le perdite più rilevanti sono nelle curve a media e bassa velocità del circuito nel giro secco, mentre stando ai riscontri delle simulazioni di gara la MCL38 sembra accusare un distacco simile a Jeddah nei confronti della Rossa. Aston Martin potrebbe essere una bella sorpresa in Qualifica sfruttando la propria versione del “super DRS” - da confermare domani quando tutti saliranno di potenza - nei quattro rettilinei principali, ma la AMR24 ha sofferto i tratti ad alta velocità, oltre che un degrado significativo ad alto carburante che quest’anno sta dando non pochi problemi alla squadra di Silverstone.
Nel gruppetto di inseguitori Mercedes è decisamente la squadra che ha riscontrato le difficoltà più grandi oggi: il fine settimana è partito con un programma di test in pista a causa della mancata correlazione tra simulatore e pista, una costante per la scuderia di Brackley da quando ci sono i nuovi regolamenti. In particolare la seconda sessione di Lewis Hamilton è andata sprecata, e George Russell non ha fatto molto meglio specialmente nella simulazione di passo gara. Dopo Jeddah sembra che Melbourne sarà un altro appuntamento in salita per Mercedes, che continua a faticare a centrare la piccola finestra di funzionamento della W15.
Nel centrocampo la notizia che ha fatto più scalpore è la decisione da parte di Williams di far gareggiare Alexander Albon con il telaio di Logan Sargeant, dopo che il tailandese ha danneggiato il suo. James Vowles ha dovuto prendere una decisione molto difficile anche alla luce del fatto che la FW46 ha mostrato un bel passo nella giornata di oggi nelle mani dell’americano, e la squadra di Grove vuole massimizzare le possibilità di ottenere punti perché sembra che ci sia l’occasione. Il gruppo è molto compatto, con Racing Bulls, Sauber e Haas sicuramente molto vicini a provare a infastidire Albon nella giornata di domani; anche Alpine ha fatto vedere dei buoni progressi nella simulazione di gara ma storicamente la squadra francese viaggia con meno benzina dei rivali, quindi vedremo domani il vero passo di Ocon e Gasly in quello che sembrerà il terzo appuntamento di fila molto difficile per la squadra di Bruno Famin.
Articolo a cura di formu1a.uno