F2 e F3 scendono in pista in Ungheria: risultati e tempi delle libere all'Hungaroring

gp ungheria

Lucio Rizzica

Formula 2 e Formula 3 inaugurano il weekend in Ungheria. All'Hungaroring i primi a scendere in pista sono i piloti della F3; il tracciato, reso quasi liscio dalla pioggia di mercoledì, non è particolarmente gommato e si gira in media più lenti rispetto al riferimento record. Il più veloce della sessione è Boya, 5° Fornaroli e 9° Minì. Anche in Formula 2 si ha difficoltà nel trovare grip e punti di riferimento. Il più veloce è Maloney, Bearman 12° e Antonelli 15°. Nel pomeriggio le qualifiche

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Formula 2 e Formula 3 si ritrovano in Ungheria, dopo l’avvincente weekend di Silverstone, che ha praticamente sconvolto le classifiche delle due categorie e dato una nuova scossa  alla corsa ai titoli del 2024. Sul tracciato dell’Hungaroring splende il sole e c’è tanta voglia di fare bene. La prima categoria a scendere in pista al mattino nelle libere è la Formula 3, nella quale è leader il palermitano Minì (Prema). Nel primo quarto d’ora giusto un out in per tutti, poi interminabili minuti di attesa e nessuna intenzione di andare a consumare le gomme residue portate in Ungheria dalla trasferta inglese. Alle dieci del mattino il termometro segna i 29° gradi all’esterno e ne segnala ben 43 sull’asfalto. A poco meno di mezz’ora dal termine del periodo concesso per le prove, finalmente le monoposto rompono gli indugi ed entrano in pista a girare. La pista non è particolarmente gommata, la pioggia del mercoledì l’ha resta praticamente liscia e fatica a crearsi il binario di aderenza sfruttabile dai piloti. Ovviamente i tempi ne risentono e si gira nella media oltre tre secondi più lenti rispetto al riferimento record sulla pista. Il migliore risulta comunque Boya (Campos) con un 1:34.236 finale, un paio di decimi migliore di quanto fatto dal rientrante Stenshorne (Hitech). Terzo Browning (Hitech). Quinto tempo per Fornaroli (Trident), nono per Minì (Prema). 

Tempo un quarto d’ora e scendono in pista le Formula 2 nella monoposto versione 2024, priva di riferimenti certi e a caccia di assetti performanti per le qualifiche del pomeriggio. Il meteo promette un intensificarsi del caldo e i primi effetti si vedono sull’asticella del termometro che sale ancora di un grado e sfiora i trenta, mentre l’asfalto tocca i 49. La prima F2 a mettere le ruote in pista è quella di Crawford. Tanta difficoltà per tutti a trovare grip e punti di riferimento, qualche lungo (in uno dei quali Marti ha danneggiato l’ala anteriore), ma nessun tempo eclatante. Circuito molto fisico che mette a dura prova monoposto e piloti. Bene Maloney (Rodin) col tempo di 1:32.668, davanti a Crawford (DAMS), Fittipaldi (VAR) e Aron (Hitech), quindi Hauger (MP). Colapinto, Bortoleto e Hadjar in Top Ten, quindi Bearman dodicesimo Antonelli quindicesimo. Qualifiche di entrambe le categorie nel pomeriggio.