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F1, Verstappen punito per parolacce in conferenza: sosterrà lavori di pubblico interesse

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Scatta la nuova linea sul linguaggio voluta dalla Federazione e il pilota della Red Bull finisce davanti ai commissari per una parolaccia detta nel corso della conferenza del giovedì a Marina Bay. Dovrà sostenere dei lavori di pubblico interesse. Il Mondiale è a Singapore: live su Sky e in streaming su NOW

F1, GP SINGAPORE: LA CRONACA DELLE LIBERE

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Max Verstappen è stato convocato dai commissari al termine delle prime libere di Singapore. Nessun impeding, unsafe release o altra infrazione in pista: il campione del mondo dovrà rispondere del linguaggio utilizzato nella conferenza piloti tenutasi nel giovedì di Marina Bay. Di fatto è scattata la nuova linea voluta dalla FIA e ratificata dal suo presidente Mohammed Ben Sulayem. Ma cosa ha detto Verstappen e quale la sanzione per lui? Andando per gradi, questo è il comunicato di convocazione da parte della Federazione.

La parolaccia di Verstappen in conferenza a Singapore e l'articolo  12.2.1 (k)

Nel rispondere a una domanda sulle difficoltà avute nel corso del gran premio in Azerbaijan, Verstappen ha risposto: "Avevamo modificato assetto dopo le libere, ma non ha funzionato. Quando ho iniziato le qualifiche, ho capito che la macchina era fott***". Il codice sportivo internazionale, che ha subito da gennaio una modifica all'articolo 12.2.1 (k), è stato inasprito e, oltre amettere al bando comportamenti inappropriati dei piloti nei confronti di membri FIA, oggi recita che "qualsiasi parola, azione o dichiarazione scritta che causi danni morali alla Federazione, ai suoi organi, ai suoi membri o ai suoi dirigenti e, più in generale, all'interesse del motorsport e ai valori difesi dalla stessa FIA". 

La sanzione per Versatppen: lavori di pubblico interesse

Dopo circa quindici minuti di colloquio, al quale oltre al pilota era presente anche team manager della Red Bull Jonathan Wheatley, i commissari hanno deciso di affidargli dei lavori socialmente utili. "La politica della FIA è quella di garantire che il linguaggio utilizzato nei suoi forum pubblici, come le conferenze stampa, sia conforme agli standard generalmente accettati da tutto il pubblico e dalle trasmissioni. In particolare, questo vale per le dichiarazioni rilasciate dai partecipanti al Mondiale, che sono quindi dei modelli di riferimento sia all'interno che all'esterno dello sport. Questo è chiaro nei regolamenti della FIA ed è stato rafforzato da precedenti casi portati davanti ai Commissari Sportivi in Formula 1, in particolare a Las Vegas nel 2023", hanno sottolineato i commissari. Quella di Versatppen, che non è ancora ben chiaro cosa debba fare ora per espiare le sue colpe, è stata considerata una "cattiva condotta" come definita dall'Art. 20 del Codice Sportivo Internazionale e di una violazione dell'Art. 12.2.1 (k).