F1, GP Messico: tra i fantasmi di Perez e i sogni Ferrari

A CASA DI CHECO
Mara Sangiorgio

Mara Sangiorgio

Si corre in Messico, casa di Checo, con negli occhi ancora la doppietta Ferrari in Texas. Il pilota Red Bull è sempre alle prese con un futuro in bilico. Intanto, a cinque gare dalla fine della stagione in testa c’è la McLaren, ma la Rossa, in questo stato di forma, è a soli 8 punti dalla Red Bull pronta a mettere la freccia e provare il sorpasso per rimanere in scia alla squadra di Stella. A fare la differenza, però, può essere sempre lui, Max Verstappen

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In Messico, a casa di Checo Perez, ma con in testa e negli occhi ancora le sensazioni della doppietta Ferrari. Con il destino del messicano il fatto che a Maranello da dopo l’estate abbiano trovato gli aggiornamenti e il modo di far tornare la Rossa a brillare poco c'entra, ma sono i punti della classifica Costruttori a parlare. A cinque gare dalla fine della stagione in testa c’è la McLaren, ma la Ferrari, in questo stato di forma, è a soli 8 punti dalla Red Bull pronta a mettere la freccia e provare il sorpasso per rimanere in scia alla squadra di Andrea Stella. Mentre Max Verstappen ha continuato a fare la differenza anche in un momento critico del team austriaco, Perez no, fatica. Per il messicano la fiducia nella monoposto è tornata ai livelli dell’anno scorso, nonostante un discreto inizio, cioè pessima.

In Texas lui non aveva le novità complete al fondo di cui disponeva Max, ma aggiornamenti o no, i distacchi dal compagno sono stati importanti, nelle due qualifiche di praticamente un secondo. Perez ha un contratto in mano anche per il prossimo anno ma dopo Helmut Marko anche Christian Horner ha ammesso che la squadra ha un bisogno disperato di risposte. E’ ovvio che anche a Milton Keynes abbiano le proprie responsabilità, ma intanto sia Lawson che Tsunoda spingono per una promozione e lo stesso sedile del messicano. Certamente in chiave 2026, chissà se già nel 2025, considerando anche il momento di cambio generazionale che sta vivendo la Formula 1. In Messico, nelle prime libere, con Antonelli in Mercedes e Bearman in Ferrari, si respira già aria di cambiamenti e futuro. Mentre Perez, a casa sua, combatte ancora con i suoi fantasmi.