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F1, due pit-stop obbligatori e noia, Monaco così non funziona più per i piloti: i commenti

i commenti
Niccolò Severini

Niccolò Severini

Dalcuni grandi protagonisti è arrivata la bocciatura per la gara nel Principato. Verstappen ironizza: "Stupido io a non portarmi un cuscino". Sainz attacca: "Non mi piace vedere questo". Il Mondiale torna nel fine settimana a Barcellona: live su Sky e in streaming su NOW

NEL FINE SETTIMANA F1 IN SPAGNA: CIRCUITO

Monaco a due soste è stata più divertente o incerta? Per i tifosi pareri contrastanti, tra chi non ha notato grandi differenze chi invece ha provato un filo di tensione fino alla fine. Chiedendo a team principal e piloti, invece, la risposta è stata completamente diversa. Molto più netti e duri: è stata comunque una noia mortale. Verstappen e Russell lo scorso anno erano già stati i più critici sulla gara del Principato e quest’anno non hanno cambiato idea, anzi. Il campione del mondo è stato netto, prendendosela soprattutto con se stesso: "Sono stato stupido a non portare neanche quest'anno il cuscino. Qui puoi fare uno, due o dieci pit stop, non cambierà mai nulla è un tracciato semplicemente inadatto per correre".

 

Russell: "Al 95% delle persone che sono a Monaco nel fine settimana del GP, della gara non interessa nulla"

Nel Gran Premio però c'è stato chi ha sorpreso, la Mercedes – da cui ci si aspettava forzature per cercare di recuperare dal 14° e 15° posto – e invece per oltre sessanta giri non hanno mai fatto un passaggio ai box, dei due obbligatori. Toto Wolff ha spiegato che stava aspettando una Safety Car o una bandiera rossa per cercare di far qualcosa di diverso, George Russell è stato più netto: ù"Volevamo fare la stessa strategia di Racing Bulls e Williams – utilizzare un pilota per bloccare il gruppone per garantire al compagno un pit stop libero, invertire le posizioni e far la stessa cosa per l’altro – ma dopo che l’hanno fatto loro era inutile". Ma è stato ancora più duro parlando di Monte-Carlo in generale: "Questa è una gara in cui ci sono tantissime persone, vip, sponsor: è una gara che piace tantissimo. Ma al 95% delle persone che ci sono qui non interessa nulla della gara, interessa solo l'evento".

Ancora Russell: "Preferisco prendere penalità. Non si può correre così, è anche pericoloso". E Hadjar...

L'inglese durante la gara ha anche perso la pazienza nello stare dietro a Albon che faceva da tappo e lo ha passato tagliando la chicane del porto, fregandosene della penalità in arrivo. I commissari non l’hanno perdonato e anziché i soliti dieci secondi è arrivato un drive through con il pilota della Mercedes che si è aperto via radio: "Preferisco prendere penalità. Non si può correre così, è anche pericoloso". E per il Gran Premio prima scherza con una battuta di stampo Ecclestone: “Ogni pilota dovrebbe avere un bottone magico che attiva gli irrigatori in un qualsiasi momento per fare effetto sorpresa. Anzi no, un pilota per team. A parte gli scherzi, ci sta provare qualcosa di diverso ma probabilmente l’unica cosa che si può fare qui è raddoppiare la sessione di qualifica e assegnare i punti in base a quella classifica”.

Non si è divertito particolarmente neanche Isack Hadjar che con la strategia del blocco di Liam Lawson ha smarcato tra i primi i due pit stop: "La strategia per noi ha funzionato – in realtà il francese ha perso la posizione su Hamilton e Alonso, prima che uscisse, non essendo stato abbastanza veloce su gomma soft – ma dopo aver fatto i due pit stop è stato tutto abbastanza noioso".

 

Sainz: "Non più piace vedere tutto questo"

L'attacco più duro è però forse arrivato da Carlos Sainz al tv pen delle interviste che si è sentito costretto, con il suo team, a fare quel tipo di strategia per non finire ultimi: “Non mi piace vedere questo, non è Formula 1. Questa soluzione non ha funzionato per lo spettacolo. Sono favorevole a provare situazioni nuove ma non è andata bene. Dobbiamo trovare una maniera per impedire di manipolare le corse come è successo oggi".

Il sabato di Monaco e le macchine più piccole del 2026

Monaco rimane indubbiamente il weekend con il sabato più divertente in assoluto, mentre la domenica da qualche anno è avara di emozioni. Macchine più larghe e lunghe riducono al minimo possibilità di sorpassi già difficilissimi anche nel passato. Il prossimo anno saranno le monoposto saranno (leggermente) più piccole. Inoltre è stata la quarta Monaco nelle ultime cinque (tre di fila) senza vedere la Safety Car in pista, segno che i piloti, forse si prendono meno rischi tra le stradine del Principato.

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