Stroll: "Non penso al ritiro, nel 2026 avremo motori super"

Lance Stroll è canadese, ma come tanti piloti nel circus ha l’Italia dentro. Perché il pilota dell’Aston Martin ha corso in Formula 3 con il team Prema e quando era ragazzino correva nel nostro paese con i go kart. Sicuramente dolci ricordi, così come quelli del 2017 quando nel diluvio del sabato brianzolo è riuscito a portare la Williams in seconda posizione nelle qualifiche, dietro solo alla Mercedes allora di Lewis Hamilton. La prima prima fila in carriera per il numero 18, in gara poi riuscì ad ottenere buoni punti, arrivando settimo. Molto meglio andò nel 2020, quando è salito sul podio per la seconda volta in Formula 1, chiudendo dietro Pierre Gasly e Carlos Sainz: “Sono sempre dei bei ricordi. Li vivo sempre quando ripenso al 2017 e al 2020. Gareggiare a Monza ti dà un’energia speciale. La pista è unica, i tifosi italiani sono così appassionati che non vedo l’ora di tornare. Poi in Italia giravo sui go kart è un po’ come tornare alle origini”. Stroll attualmente è undicesimo in campionato con 32 punti, due in più rispetto a Fernando Alonso. Un buon bottino viste le difficoltà soprattutto nella primissima parte di stagione. Lance ha anche saltato una gara, quella di Barcellona, per il riacutizzarsi di un dolore al polso che gli ha dato fastidio per il precedente mese e mezzo. Il canadese, nel 2023, saltò i test in Bahrain per l’operazione per sistemare le fratture a una mano e un dito in seguito a una caduta in bicicletta. Ma non vuole fare bilanci: “Come giudico la mia stagione finora? Penso solo a questo weekend e questa gara. Vorremmo essere più competitivi ogni weekend ed essere sempre più avanti in ogni circuito senza dover guardare a caratteristiche specifiche del tracciato o le condizioni di gara. Abbiamo avuto buoni weekend e altri meno. Ma sono contento di aver capitalizzato le occasioni in condizioni difficili come la prima in Australia e a Silverstone, dove abbiamo fatto dei bei punti. Ora cerchiamo di finire bene la stagione e farne altri”. Massimizzare è la parola d’ordine. Come avvenuto a Zandvoort nell’ultimo Gran Premio: un buon settimo posto rimontando dall’ultima posizione in griglia dopo l’incidente nel Q1. “Il sabato non è stato così divertente, poi la domenica con la strategia e la giusta scelta delle gomme siamo arrivati davanti. Sfortunatamente con l’ultima Safety Car nel finale abbiamo perso dei secondi. Se saremmo potuti arrivare a podio? No, non penso. Non avevamo il passo già il venerdì e il sabato. Hadjar è partito quarto, questo dimostra che aveva sicuramente un altro passo”. Comunque un ottimo risultato viste le premesse della mattinata domenicale: “La strategia è parte fondamentale della gara e bisogna sempre farsi trovare pronti. Domenica abbiamo fatto una bella chiamata ai box - è stato il primo a fermarsi, ndr - e ci ha agevolato. Molti erano convinti che sarebbe stata una corsa da una sola sosta ma con due siamo andati meglio”. Nel paddock di Monza, uno dei temi di cui si parla di più sono i sorpassi e le nuove guidelines. Il duello con la splendida mossa di Leclerc su Russell è finito sotto investigazione - poi nessuna penalità - perché il ferrarista è passato sulla ghiaia con tre ruote, ma a far discutere di più è stato il duello tra Sainz e Lawson di inizio gara per cui lo spagnolo ha ricevuto dieci secondi di penalità : “Le nuove linee guida sono giuste? Complesso da dire. Gestire tutto è molto difficile, soprattutto nei primi giri, dove siamo tutti ravvicinati. Bisogna gestire la gomma e guardare negli specchietti ma soprattutto quando guidiamo è complicato essere lucidi per pensare alle linee guida”. Come molti team, anche Aston Martin è proiettata sul cambio regolamentare del 2026. E sarà una delle squadre osservate più da vicino, visto l’arrivo di Adrian Newey. Sarà la prima macchina su cui il genio inglese potrà mettere la firma dopo la scadenza del periodo di gardening per aver lasciato Red Bull : “I motori saranno super il prossimo anno, le macchine più leggere. Certo che ci pensiamo, ma ci saranno altre occasioni per fare buoni punti quest’anno”. Nelle ultime settimane in Brasile è circolata la voce che Stroll stia pensando al ritiro: “Non ho sentito questi rumors ma vi posso dire che sono del tutto infondati”. Insomma, Lance è concentratissimo sul finale di questa stagione guardando già più in là, verso il prossimo anno, quando Aston Martin spera di tornare ad essere più competitiva. Magari come nel 2023, quando Fernando Alonso riuscì a salire otto volte sul podio.

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Niccolò Severini