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Ferrari, solo voci su Horner: Vasseur saldamente al comando. E allora testa al 2026

IL PUNTO
Carlo Vanzini

Carlo Vanzini

Il clamoroso taglio di Horner è avvenuto a inizio luglio da parte di Red Bull, mentre il rinnovo di Vasseur è stato annunciato al termine dello stesso mese: se a Maranello ci fosse stata l’intenzione di piazzare il colpo, quello sarebbe stato il momento più propizio. Ma non risulta che ci siano state chiacchiere tra Chris e il presidente Elkann. Quest'ultmo ha invece ha dato piena fiducia, continuità e stabilità al progetto Vasseur, confermandolo alla guida della Scuderia

VASSEUR: "UNITI E DETERMNATI PER AUSTIN"

È bastata un'illazione ed ecco esplodere, come fosse un fatto già bello che conclamato, l'approdo di Christian Horner alla corte di Maranello. Che suggestione: dopo Hamilton, ecco arrivare vestito di rosso uno dei team principal più vincenti della storia della Formula 1, con 8 titoli piloti, con una scuderia, i cosiddetti 'bibitari', la Red Bull, dalla quale inizialmente tutto potevi aspettarti tranne che dominasse gli anni '10 e ’20, con Mercedes. Horner con le mani in mano non ci vuole stare e, dopo aver sondato un po' di squadre, ecco l'all in Ferrari... a mezzo stampa.

Secondo le nostre verifiche sono voci prive di qualsiasi fondamento oltre a esserci tante cose che non quadrano, iniziando proprio dalla vicenda che più di tutte ha portato al licenziamento di Horner, ignaro fino al giorno stesso della comunicazione. E' la prima valutazione che una azienda quotata in borsa deve fare e qui già fine di ogni discorso. Il clamoroso taglio di Horner è avvenuto a inizio luglio, il rinnovo di Vasseur è stato annunciato a fine dello stesso mese: se ci fosse stata l'intenzione di piazzare il colpo, quello sarebbe stato il momento. Non ci risulta che ci siano state chiacchiere tra Horner e il presidente John Elkann, che invece ha dato piena fiducia, continuità e stabilità al progetto Vasseur, confermandolo quindi alla guida della Scuderia Ferrari. 

I risultati post rinnovo sono stati tutt'altro che soddisfacenti, lontano dalle speranze di lottare per delle vittorie su piste che avrebbero dovuto essere amiche come Monza, Baku e Singapore, anzi è proprio da quando c'è stato l'annuncio del rinnovo che la rossa non ha più ritrovato il podio in una stagione amarissima con solo 5 presenze alla premiazione su 18 gare, tutte con Leclerc. Quale momento migliore per fare l’all in? Vasseur ha il pieno supporto della società, ma la comunicazione, soprattutto la domenica, deve cambiare. Il più realista è sicuramente Leclerc che pensa al 2026 e capitolo chiuso il 2025. Hamilton 'fa il Lewis' che da sempre conosciamo, un po’ con la carota e un po’ con il bastone, mentre Vasseur di tutti è quello che pensa più al momento, da racer qual è.

 

Non è difficile ammettere il fallimento 2025 e dire, come hanno già fatto quasi tutti gli altri, che gli sforzi sono concentrati al 100% sulla prossima stagione. Certo, in pista occorre restare attivi e reattivi su questa SF25 perché riuscirne a 'sbloccare il potenziale' sarebbe non solo una notizia, ma da grande stimolo per la squadra e il segnale che qualcosa sia stato finalmente capito. Da qui le parole pre Austin (l'anno scorso fu doppietta...) proprio di Vasseur: "La squadra è unita e pienamente determinata a cambiare rotta". Non è mai tardi per trovare il sacro Graal, con la consapevolezza che non è la stampa a determinare il risultato di una squadra che per quello che è, Ferrari, è destinata a vivere sotto la pressione mediatica che arriva non solo dall'Italia ma da tutto il pianeta, proprio perché nessun'altra in Formula 1 è Ferrari. Chi vive a Maranello non può sentirsi il brutto anatroccolo in attesa di diventare cigno, ma deve pensare che tutti si aspettano che sia il cigno più bello del mondo. E per esserlo deve ragionare da cigno!

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