Formula 1, la Fia ratifica l'uso di Halo. Dal 2018 su tutte le monoposto

Formula 1
Kimi Raikkonen prova Halo sulla sua monoposto (foto Getty)

Dal prossimo Mondiale arriva il sistema di protezione della testa per i piloti. Era già stato ufficializzato, poi è arrivata anche la ratifica da parte della Federazione. Troppi gli incidenti mortali: l'ultimo quello di Jules Bianchi

 

Era nell'aria ed ora è diventata realtà. Dal 2018 Halo arriva in Formula 1, precisamente su tutte le monoposto del Mondiale. Il sistema di protezione "ad aureola" per la testa dei piloti era già stato ufficializzato a luglio scorso ma, dopo la riunione del Consiglio Mondiale del Motorsport della Fia, riunitosi ieri a Parigi sotto la direzione del Presidente Jean Todt, è stato ratificato ufficialmente. Approvate all'unanimità le specifiche e i parametri di prova del mezzo, oltre a ulteriori modifiche al Regolamento Sportivo e Tecnico relativa ai miglioramenti della resistenza del telaio e dei sistemi di ritenzione delle ruote. 

Bianchi, Massa e non solo...

I troppi incidenti subiti alla testa dai piloti hanno rappresentato la motivazione ufficiale che ha spinto la Federazione Internazionale dell'Automobilismo ad approvare questa protezione. Tanti gli esempi. Quelli più recenti? Jules Bianchi e Felipe Massa. Il francese, nel GP del Giappone del 2014, è morto per essere uscito fuori pista a causa della pioggia ed aver colpito una gru mobile, ferma nella via di fuga per rimuovere la Sauber di Adrian Sutil. Bianchi è rimasto in coma per più di nove mesi decedendo nel luglio 2015. Massa invece è riuscito a salvarsi dall'incidente del 25 luglio 2009. Durante la seconda sessione di qualifica del GP di Ungheria, all'Hungaroring, il brasiliano, mentre viaggiava a circa 200 chilometri orari alla guida della sua monoposto, è stato colpito alla testa da una molla pesante circa 800 grammi, staccatasi dalla Brawn GP del connazionale Ruben Barrichello. Trasportato in ospedale riportò una commozione celebrale con frattura nella zona sovraorbitale e un taglio alla fronte. Nonostante le gravi condizioni non è stato mai in pericolo di vita. Un altro esempio? Tom Pryce viene colpito da un estintore alla testa dopo aver investito a 270 chilometri orari un addetto di gara che attraversava il circuito nel GP di Sudafrica del 1977. E purtroppo non sono gli unici...

Incidente mortale Jules Bianchi