GP Giappone, Hamilton: "Il 4? Volevo solo mostrare l'anello". Il sondaggio: pensava davvero questo?

Formula 1

L'inglese conquista per la 4^volta il GP del Giappone e allunga in classifica iridata su Vettel (59 punti). Austin potrebbe già essere decisiva per il titolo. Sul podio Lewis fa un gesto che indica il numero 4: "Non aveva nessun significato, non bisogna fare il passo più lungo della gamba". Vota qui il sondaggio: cosa voleva dire con quel suo gesto?

LA CRONACA DELLA GARA

TEMPI E DISTACCHI - CLASSIFICHE

Uno zero pesante quello di Vettel, specie in chiave iridata, che spiana la corsa verso il quarto titolo mondiale di Lewis Hamilton. Impeccabile a Suzuka, ha difeso subito la posizione alla prima curva dall’attacco del ferrarista, anche se poi il furore agonistico della Rossa si è esaurito nel corso di cinque giri dallo start, per un problema alla candela d’accensione. Un’autostrada per Lewis che ha gestito, difeso e vinto. Durante l’ultimo giro ha tenuto a bada la giovane verve di Verstappen, l’olandese si era rifatto sotto minacciosamente. Hamilton trionfa a Suzuka, incrementa il gap sul tedesco (ora a più 59) e mette quasi due mani sul mondiale. Il prossimo appuntamento statunitense di Austin, potrebbe già consegnare il quarto titolo iridato all’inglese della Mercedes, serviranno 16 punti.

Hamilton e quel quattro sul podio..

Lewis si gode il momento e sul podio fa un cenno piuttosto eloquente con la mano: quattro come le vittorie sul circuito di Suzuka, oppure quattro come i titoli mondiali? Hamilton spegne sul nascere ogni possibile equivoco e puntualizza: “No, francamente ancora non ho pensato nulla di tutto ciò, stavo semplicemente mostrando l’anello al pubblico. Non bisogna fare il passo più lungo della gamba, macercare di vincere le gare. Il team sta operando senza alcun errore”.    

Lewis: “Non è stato semplice, le Red Bull andavano forte”

“Grazie a tutti, abbiamo avuto un pubblico fantastico qui in Giappone, ci danno sempre un grande sostegno e sono sempre grato per questo. La pista era fantastica, il team ha fatto un lavoro incredibile. Verstappen ha fatto una gara eccezionale, guidando in modo eccezionale e non è stato assolutamente semplice per noi. Oggi le Red Bull sembravano molto rapide in configurazione da gara, noi eravamo ovviamente più veloci in assetto da qualifica, però sono riuscito in qualche modo tenerli a bada. E’ stato difficile in un paio di occasioni, in particolari alla fine con la safety-car virtuale e dopo la ripartenza le gomme erano fredde.  Ho avuto un po’ di traffico davanti, lui si è avvicinato pericolosamente”.