Lewis Hamilton e la Formula 1 2018: "Nessuno è imbattibile, io ci provo. Vettel il grande rivale"

Formula 1

Mara Sangiorgio

Formula 1, appuntamento a Melbourne: scatta il primo GP della stagione

Lewis Hamilton si racconta in esclusiva a Sky Sport F1 HD nella settimana del primo GP della stagione: "Nella mia testa penso solo a fare meglio del 2017. La lotta per il titolo? Vuoi gareggiare con il migliore, in genere il migliore è il pilota più titolato ed è Sebastian". Il GP è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207) e con Sky Q l'incredibile definizione del 4K HDR 

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Con quattro titoli già in bacheca, il campione del mondo in carica Lewis Hamilton è pronto a cominciare una nuova stagione: prima tappa a Melbourne, dove alle 7.10 domenica scatterà il primo Gran Premio del 2018 (gara in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD, canale 207). Prima dell'esame in pista il britannico, che in caso di vittoria del Mondiale raggiungerebbe il record di Juan Manuel Fangio, ha parlato in conferenza stampa al fianco di Daniel Ricciardo e Sebastian Vettel. Ma non solo. Ai nostri microfoni ha anche svelato in esclusiva le sue sensazioni e la preparazione dell'intero team Mercedes. L'imperativo è uno: continuare a migliorarsi, crescendo in ogni minimo dettaglio. E poi in primo piano, ancora una volta, c'è il duello con la Ferrari di Sebastian Vettel.

Hai vinto tre degli ultimi quattro titoli con la Mercedes, ti senti un po' imbattibile?
"No, penso che nessuno sia imbattibile. Non mi sento così, penso solo che gli ultimi due-tre anni siano stati buoni, ma questo è un anno completamente nuovo. C'è una possibilità di perdere ma anche una di migliorare e fare grandi passi avanti, è così che la vedo io".

Ma è vero che se il tuo avversario diretto volesse batterti dovrebbe essere più che perfetto...
"Penso che per tutti noi battere la persona con cui stai lottando, in ogni situazione, ti porti a cercare sempre la perfezione. Nella mia testa l'intenzione è battere il me stesso dell'anno scorso. Non guardo agli altri e penso 'dovrò battere lui…', nella mia testa voglio essere meglio dell'anno prima. Se potrò farlo non lo so, ma sto lavorando per riuscirci".

Ora, senza macchine ancora in pista, chi vorresti avere come avversario diretto per la lotta al titolo senza sapere il livello degli avversari?
"Vuoi gareggiare con il migliore e in genere il migliore è il pilota più titolato ed è Sebastian".

Dove potrebbe fare la differenza il pilota Lewis Hamilton in questa nuova stagione?
"Non so proprio dove potrò fare la differenza quest'anno, ogni stagione è una scoperta di come puoi progredire. Proverò a fare meglio in tutto quello che faccio: ogni giorno mi sveglierò e cercherò di essere più positivo, di fare di più, di ottenere migliori risultati, di vincere di più e di crescere. Ci sono giorni negativi e altri positivi, ma ci proverò al massimo".

E dove il tuo team, la Mercedes, potrà fare la differenza? Magari nelle piccole cose, nei dettagli?
"Il team lavora sul macroscopico e sul piccolo dettaglio. Quello è il nostro obbiettivo. Lo è di tutti gli ingegneri, dei meccanici, di chi lavora in sede, di chi dipinge la macchina, di chi fa le pulizie, di chi lavora il carbonio e gli altri materiali, di chi usa i macchinari. Tutti provano a fare il meglio, a spremere un po' più di 'succo' per portarci anche solo l'1% di miglioramento".

La nuova regola dei tre motori a stagione quanto cambierà il programma del weekend?

"Non cambia la preparazione al weekend, quella rimane esattamente la stessa, ma c'è molto più stress e preoccupazione su tutto, sui materiali, sugli ingegneri che abbiamo in sede, su chi ci fornisce i materiali come Petronas. Loro avranno molta pressione addosso. Sono stati spettacolari l'anno scorso, ma quest'anno con ancora meno motori devono trovare anche più chilometri e maggiore potenza. Questo è quello che gli chiediamo ed è fuori da ogni logica: 'vuoi più chilometraggio? Ti togliamo un po' di potenza e ti diamo più durata!'. Ma noi vogliamo più cavalli e anche maggiore percorrenza chilometrica, perciò abbiamo bisogno di maggiore efficienza dai lubrificanti e dai carburanti che ci forniscono, ci serve più distanza e questo è proprio dove Petronas e il laboratorio benzine e olii entrano in gioco. Negli ultimi anni abbiamo aggiunto parecchio personale e una maggiore attenzione proprio in questo settore per perfezionare il tutto".

Durante l'inverno e nei test, ma anche qui in conferenza stampa, hai ripetuto spesso il nome Red Bull. Credi davvero che sarà una lotta a tre squadre quest'anno?

"Lo spero! Al momento il tuo pronostico vale quanto il mio, tutti arrivano presto alle conclusioni, tutti dicono che attualmente noi siamo il team da battere. Siamo i numeri uno come status, ma è un nuovo anno e c'è una nuova montagna da scalare, perciò io non ho la risposta alla domanda 'dove siamo in classifica'. Speriamo di salire in macchina domani, che la macchina vada alla grande e che siamo davanti a tutti, ma potrebbe anche non capitare. Magari potrebbe essere un'alternanza tra noi, Red Bull e Ferrari lì davanti e non so chi per primo. Questo è un circuito da carico aerodinamico, dove hai bisogno di tantissimo carico e in questo la Red Bull è sempre stata eccellente, quindi penso che questo possa essere davvero un gran weekend per loro".

Tornando a te, stai già discutendo il tuo futuro con Mercedes? Sarà un matrimonio per l'eternità?

"Stiamo parlando, ci lavoriamo sempre, è sempre una grossa decisione prolungare la tua carriera. Ci sono tanti elementi da considerare e io non sono uno che ama fare le cose sempre nella stessa maniera. Penso sempre a come poter fare le cose diversamente, a come farle meglio di quanto fatto in passato, dai rapporti personali alla comunicazione e a tutto il resto.

Perchè questo Lewis è il più forte di sempre?

"Non ne ho idea e non direi nemmeno che questo sia il più forte di sempre. Lo scoprirò quando entrerò in macchina, quando affronterò le situazioni più difficili quest'anno. Solo allora saprò se sono più forte di quanto non lo fossi in passato. Ora mi sento esattamente lo stesso di prima, ma potrei essere più forte o anche più debole, vedremo".