Formula 1, GP Baku: il confronto tra Ferrari, Mercedes e Red Bull

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Cristiano Sponton

Mercedes, Ferrari e Red Bull (foto getty)

Nel fine settimana si disputerà il GP dell'Azerbaigian a Baku che rappresenta la conclusione "ideale" della prima parte della stagione visto che, a partire dalla Spagna  le vetture introdurranno importanti sviluppi aerodinamici che potrebbero modificare le forze in gioco. La Ferrari con Sebastian Vettel si presenta a questo appuntamento in testa alla classifica mondiale, nonostante il non positivo GP di Cina

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Ferrari: ottima la potenza della Power Unit, meno l’efficienza del motore endotermico

La Rossa è cresciuta molto rispetto alla scorsa stagione ed ha avuto un notevole miglioramento anche rispetto ai test invernali e al GP inaugurale di Melbourne. Per eliminare l’instabilità vista durante i test di Barcellona sono bastati degli affinamenti di setup ed alcuni interventi a livello aerodinamico, come l’introduzione di un nuovo fondo che è stato utilizzato durante la trasferta del Bahrain che ha garantito maggior carico nella zona posteriore. Il fondo non presentava novità visibili poiché gli ingegneri hanno lavorato principalmente a livello strutturale per eliminare l'eccessiva flessibilità che aveva creato qualche problema nella zona posteriore della vettura della SF71H tra i test invernali e la trasferta australiana. Queste modifiche hanno risposto molto positivamente e aerodinamici hanno finalmente riscontrato in pista dei dati molto più vicini a quelli raccolti nelle simulazioni effettuate in galleria del vento e al CFD.  

Da elogiare anche il lavoro svolto dai motoristi che sono riusciti ad eguagliare le prestazioni in qualifica della Power Unir Mercedes. Quella del 2018 è una Rossa che, specialmente al sabato, guadagna terreno sui rettifili rispetto alla W09 mentre, in gara, questo vantaggio è meno evidente perché costretti a risparmiare benzina (essendo il motore endotermico italiano meno efficiente rispetto a quello anglo-tedesco).

Mercedes: quanti problemi con gli pneumatici

La W09 in questo inizio di stagione è in grossa difficoltà soprattutto con gli pneumatici che stanno limitando, e non poco, le prestazioni dellamonoposto. Se in Australia era andato tutto alla perfezione non si può dire altrettanto se mettiamo sotto la lente di ingrandimento le gare del Bahrain e della Cina, gare dove entrambi i piloti, hanno sofferto di surriscaldamento delle gomme posteriori mentre, in qualifica, non riuscivano a portare gli pneumatici in temperatura a causa delle temperature piuttosto basse presenti a Shanghai durante le qualifiche.

Anche la Power Unit non sta più dando i vantaggi che avevamo visto nella scorsa stagione. Solo in Australia la mappatura da qualifica aveva dato un grosso miglioramento prestazionale che, nelle successive gare, non si è più visto. Se ricordiamo, Hamilton, durante la gara di Melbourne aveva accusato dei problemi al cambio che hanno costretto il team a sostituirlo nella successiva gara in Bahrain. Questo fattore potrebbe aver accesso un campanello d’allarme tra i motoristi anglo-tedeschi e, per salvaguardare l’affidabilità, potrebbero essere stati costretti a non utilizzare tutta la potenza a loro disposizione.

Red Bull: pronta ad approfittare delle debolezze dei rivali

La Red Bull, come è successo in Cina, ricoprirà il ruolo di terzo incomodo e sarà pronta a sfruttare ogni piccola difficoltà di Ferrari e Mercedes. Il loro punto di forza è senza dubbio il corpo vettura che riesce a generare tanto carico aerodinamico. La mancanza di potenza della Power Unit continua ad essere il loro vero handicap e, su un tracciato comequello di Baku (prossimo appuntamento della stagione), si farà sentire specialmente in qualifica.